E’ in arrivo sulla piattaforma Disney +, il 18 giugno, il nuovo film di animazione di Enrico Casarosa: Luca. Il regista, nato nel 1971 e già candidato all’Oscar per il cortometraggio Pixar La Luna, ha ideato un’opera tutta ambientata in Italia che racconta una simpatica avventura estiva, che utilizza la figura degli scogli, caratteristici del profilo ligure, come metafora della vita.
“Mai invocare, bramare, sfiorare la superficie!” si raccomanda la mamma di Luca, doppiata da Maya Rudolf nella versione originale del pezzo; essa, fortemente spaventata dalla possibilità che il figlio possa cacciarsi in qualche guaio, è un personaggio molto apprensivo che affianca il protagonista, dal quale il film prende il nome, nella sua avventura in fondo al Mare Ligure. Luca, prima timido pastore di pesciolini, diventerà un coraggioso esploratore della terra, anche aiutato dal suo amico Alberto: un mostro marino come lui, ma decisamente più disinvolto nel mescolarsi con gli umani.
Il regista, con la ideazione di Luca, vuole raccontare un’esperienza estiva di amicizia ed educazione; la sua è una favola divertente e delicata, dove non mancano i simboli del Bel Paese: la Vespa, la pasta e le canzoni degli anni ’60, come “Fatti mandare dalla mamma”. Tra le voci della versione italiani del film Pixar ci sono Luca Argentero, Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.
“Sono nato a Genova ed ero un ragazzino timido con una famiglia protettiva” avrebbe raccontato Casarosa durante una conferenza stampa internazionale, continuando a ricordare il primo incontro, a undici anni, con il suo migliore amico: “Lui era uno scavezzacollo, non era molto controllato, e in una di quelle estati speciali in cui cresci e scopri te stesso lo seguivo e venivo trascinato nei guai.” Luca e Alberto, nella versione orginale del film, sono doppiati rispettivamente da Jacob Tremblay e Jack Dylan Grazer.
“Nel creare il film continuavo a pensare ai tuffi dagli scogli come metafora del lanciarsi nella vita“, spiega il regista genovese. Grazer, definendosi spericolato come il suo personaggio, racconta di aver dovuto registrare le sue parti a casa, causa Covid, spaventando i vicini con le sue urla. Ed è proprio Alberto, nel film, a regalare il consiglio decisivo: “Quando hai una paura esagerata, dì ‘silenzio Bruno!’ alla vocina dentro la tua testa che vuole scoraggiarti.”