Live, Gessica Notaro accusa gli avvocati del suo aggressore: "Umiliata in tribunale"

A "Live - Non è la D'Urso" Gessica Notaro ha commentato la sentenza della Cassazione che ha condannato in via definitiva l'ex fidanzato Eddy Tavares a 15 anni di carcere.

Live, Gessica Notaro accusa gli avvocati del suo aggressore: "Umiliata in tribunale"

Il salotto di “Live – Non è la D’Urso” ha visto come ospite Gessica Notaro e insieme a lei, per la prima volta davanti alle telecamere, anche la mamma Gabriella. In questi giorni la Cassazione ha confermato la condanna a 15 anni di reclusione per Eddy Tavares, l’ex fidanzato che la sera dell’11 Gennaio 2017 l’aggredì lanciandole dell’acido in pieno viso.

Questa sentenza ha sollevato non poco la Notaro che ha commentato la decisione come un “Segnale forte dalla magistratura che non ha tolto neanche un giorno. Una sentenza che resterà nella Storia e sarà di esempio per altri casi come questo”. Accanto a lei, dicevamo, per la prima volta anche la mamma Gabriella che ha raccontato quei tragici momenti.

Il racconto della madre di Gessica Notaro

Subito dopo l’aggressione la madre è rimasta “impietrita” come lei stessa racconta: “Sembrava avesse una maschera di plastica bianca. Io sono rimasta senza parole. Mentre ero in macchina che la portavo, lei mi ha detto “Mamma questo è un segnale dal cielo, devo aiutare la gente“. Rivela inoltre di non riuscire più a piangere da quella sera, non lo ha fatto nemmeno al funerale di sua madre.

La sentenza della Cassazione riporta un po’ di serenità, e Gessica Notaro è più che soddisfatta per questa decisione anche se non riesce a dimenticare le umiliazioni durante il processo che ha dovuto subire dagli avvocati del suo aguzzino. Coglie l’occasione per parlarne e liberarsi una volta per tutte da questo macigno: “Posso togliermi, con estrema educazione, un sassolino dalla scarpa? Oltre al danno anche la beffa“, ha iniziato così il racconto di ciò che ha dovuto subire nelle aule del Tribunale.

Gessica Notaro umiliata dai legali di Tavares

La Notaro – come lei stessa dichiara – ha trovato eccessivo e crudele il modo in cui gli avvocati hanno difeso il loro assistito. “Ci sono modi e modi, anche per fare gli avvocati”. Il racconto della Notaro riesce a far comprendere quanto quei momenti siano stati penosi per lei, quando ha dovuto testimoniare nel processo di primo grado e dopo ore le bruciava tremendamente il viso e per questo doveva spruzzarsi dell’acqua per alleviare il dolore.

Dopo quattro ore di testimonianza in un momento di forte stanchezza, un avvocato di Tavares le ha riso in faccia e anche il giudice si è sentito in dovere di riprenderlo: “Lui si è alzato facendo il gesto di togliersi la toga, ed è stato ripreso nuovamente dal giudice. Ci sono stati anche altri accanimenti personali, anche prima del verdetto in Cassazione, con frecciatine circa le mie apparizioni in tv“.

Il suo caso ha avuto una forte eco mediatica e Gessica non si sente in alcun modo inadeguata per aver portato la sua tremenda esperienza in tv, parlandone peraltro sempre con rispetto e in maniera educata: “Non utilizzo un occhio da quattro anni, e non è una passeggiata, oltre tutto quello che ho dovuto fare, e in secondo grado cosa devo sentire? Che non stavo così male, e per avvalorare la tesi gli avvocati hanno presentato una foto di me al mare di spalle. Con quella hanno richiesto una nuova perizia medica”. Questo particolare ha fatto sì che ci fossero gli estremi per chiedere l’attenuante.

La Notaro crede fermamente che questo comportamento da parte dei legali di Tavares possa essere anche demotivante per le altre vittime che, magari, preferiscono rimanere in silenzio che affrontare quel tipo di umiliazioni: “Non bisogna mai rimanere in silenzio però, io parlerò sempre e comunque” ha poi concluso.

Continua a leggere su Fidelity News