Lite Magalli-Volpe: il conduttore condannato per diffamazione aggravata

Il Tribunale di Milano ha condannato Giancarlo Magalli a risarcire Adriana Volpe. Sui social il commento del conduttore e una frecciatina ad Alfonso Signorini

Lite Magalli-Volpe: il conduttore condannato per diffamazione aggravata

Condannato per diffamazione aggravata. È questa la sentenza emessa dal Tribunale di Milano nei confronti di Giancarlo Magalli, querelato nel 2017 da Adriana Volpe, sua collega per otto anni alla conduzione del programma televisivo di Rai 2, I fatti vostri.

Il 74enne conduttore romano dovrà risarcire l’attuale opinionista del Grande Fratello Vip con la somma di 25 mila Euro liquidati in via provvisionale e pagare una multa di 14 mila Euro.

Magalli querelato dalla Volpe per una intervista a Chi

Adriana Volpe aveva querelato il suo ex collega dopo un’intervista, intitolata “Giancarlo Magalli, un NO non rovina la carriera”, rilasciata da quest’ultimo, al settimanale Chi del 22 novembre 2017.

In quella occasione, secondo l’accusatrice, Magalli, interrogato sui casi Weinstein e Brizzi e sui presunti favori sessuali per entrare nel mondo dello spettacolo, avrebbe fatto implicitamente allusioni alla sua carriera.

La sentenza, emessa dal giudice Mauro Gallina, ha ridimensionato la richiesta dell’accusa, che aveva chiesto una condanna a 9 mesi di reclusione, e dimezzato l’importo chiesto dalla Volpe come provvisionale. La multa inflitta, con pena sospesa, non sarà menzionata nel casellario giudiziale.

Il commento di Giancarlo Magalli sui social

Giancarlo Magalli ha subito commentato sui social la sua condanna. “Dato che tra 5 … 4 … 3 …2 … 1 la Volpe inonderà il web di comunicati stampa riguardanti la mia condanna esemplare per un’intervista in cui io parlavo del Mee Too e NON la nominavo affatto, volevo anticiparla specificando che il giudice mi ha dato una multa (che non devo nemmeno pagare) una provvisionale (che non devo pagare) e le spese legali (che pagherò). Questo prima che dica che sono stato condannato all’ergastolo o a 10 milioni di risarcimento”, le sue parole per anticipare quelle della sua rivale.

Il conduttore ha poi continuato, lanciando una frecciatina anche ad Alfonso Signorini: “Per inciso nella causa eravamo imputati io, il giornalista che mi aveva fatto l’intervista ed aveva cercato di farmi parlare della Volpe (assolto) ed il direttore responsabile del giornale che l’aveva pubblicata. Per lui la querela è stata ritirata. E di chi parliamo? Ma di Alfonso Signorini che casualmente è quello con cui da allora Adriana lavora. Coincidenze, eh…”

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