Nella giornata del 29 maggio è andata in onda la settima puntata de “L’isola dei famosi“, il reality show di Canale 5 condotto da Ilary Blasi. A essere eliminata è Corinne Cléry, che dopo aver perso la sfida contro Nathaly Caldonazzo, Pamela Camassa, Marco Mazzoli e Luca Vetrone ricevendo solamente il 7% delle preferenze, ha raggiunto l’ultima spiaggia ma ha infine scelto di ritornare in Italia poiché, secondo il suo modesto parere, avrebbe già dato e detto tutto nella sua esperienza honduregna.
La vita dei naufraghi sicuramente non è facile, come si può facilmente prevedere dai ritiri di questa edizione. Infatti fino a questo momento, per motivi di salute, hanno dovuto abbandonare Claudia Motta, Marco Predolin, Simone Antolini (che poi viene raggiunto da Alessandro Cecchi Paone), Fiore Argento e Paolo Noise, mentre Corinne Cléry è solamente la seconda eliminata dopo quasi due mesi dopo la messa in onda, in seguito al primo addio di Christopher Leoni.
Tutta la verità dietro la vita dei naufraghi
Le difficoltà della vita dei naufraghi, come riportato testualmente dal sito “361 Magazine“, viene raccontata dal settimanale “Tv Sorrisi e Canzoni” diretto da Aldo Vitali. Infatti il magazine ha contattato direttamente la casa di produzione della Banijay Italia, azienda che contenuti per piattaforme televisive e multimediali e cura, tra le tante cose, molti reality show tra cui proprio “L’isola dei famosi”.
In primis vengono emersi alcuni dettagli economici molto importanti: “Il compenso per ogni naufrago è settimanale, più settimane restano sull’isola e più guadagnano”, ma le cose possono cambiare in caso di ritiro di uno dei concorrenti: “C’è un abbattimento del compenso se i naufraghi decidono di ritirarsi, sono previste alcune penali come in ogni contratto“.
Il problema del peso resta piuttosto importante, poiché molti naufraghi possono finire anche sottopeso a causa della fame: “Settimanalmente il medico di produzione effettua degli esami e se ritiene che non ci siano più le condizioni fisiche per cui il naufrago possa continuare a vivere in una situazione di privazione del cibo, può decidere il ritiro dal gioco del naufrago”.