In seguito alle indiscrezioni in merito a una clamorosa possibilità di vedere “L’eredità” su altri canali TV, tra cui Nove, immediatamente però smentita dalla Rai con un comunicato che conferma di aver rinnovato il format per altri due anni, ora per l’azienda di Viale Mazzini c’è l’enigma del conduttore.
Il nome scelto per prendere il posto di Flavio Insinna è Pino Insegno, che però fino a questo momento, soprattutto per la sua vicinanza con Giorgia Meloni ma anche per un programma vecchio e lento come “Il mercante in fiera“, non sta ottenendo gli ascolti desiderati su Rai 2.
Con “L’eredità”, che andrà in onda da gennaio 2024, è vietato sbagliare quindi i vertici Rai, secondo le indiscrezioni riportate dal sito del “Corriere”: “Così la notizia che Flavio Insinna, da gennaio, starebbe per tornare al timone dell’Eredità, campione di ascolti, fa rumore perché a quella conduzione era destinato Pino Insegno, i cui ascolti de ‘Il Mercante in fiera’ su Rai2 hanno sconsigliato i vertici Rai dall’assegnargli una delle trasmissioni più viste di Rai1″.
La smentita di Pino Insegno e del suo agente
In merito a questa indiscrezione Pino Insegno è stato contattato dal sito “Adnkronos” che, in maniera piuttosto secca e decisa, ha smentito categoricamente le ultime voci in merito al suo futuro a “L’eredità”: “Parole in libertà di qualcuno…. Io non ce la faccio più a sentirvi”.
Il manager di Pino Insegno intanto ha commentato alzando la voce, rivelando che tra il conduttore e la Rai c’è un contratto e per questo motivo tutto ciò è l’ennesima fake news sul suo assistito. Secondo Diego Righini queste voci vengono messe anche dai suoi colleghi di lavoro, reo di essere invidiosi che Insegno possa ottenere programmi sempre più prestigiosi.
Intanto però la Rai, con uno scarno comunicato, non ha smentito la voce in merito a Pino Insegno: “Qualunque sia la decisione non è stata presa, lo decideremo entro novembre insieme a Banijay”. Per questo motivo non si possono escludere clamorosi colpi di scena nelle prossime settimane.