Leonardo DiCaprio, uno degli attori più talentuosi degli ultimi anni, detentore del premio Oscar come miglior attore protagonista per la sua interpretazione di Hugh Glass in Revenant – Redivivo, di Alejandro González Iñárritu, Messaggero della Pace per conto dell’ONU e noto al suo pubblico anche per il suo impegno sociale a difesa dell’ambiente e delle popolazioni indigene, sta per arrivare in tv.
L’attore, infatti, ha prodotto e interpretato Before the Flood – Punto di Non Ritorno, un film-documentario sul cambiamento climatico che verrà proiettato in alcuni cinema statunitensi a partire dal prossimo 21 ottobre, principalmente per poterlo candidare agli Oscar, e che sarà poi trasmesso il prossimo 30 ottobre in contemporanea mondiale sui canali di National Geographic Channel (per un totale di 171 Paesi e 45 lingue) e in simulcast su FOX.
Before The Flood, che è stato diretto da Fisher Stevens e che vede tra i produttori esecutivi anche Martin Scorsese, pone l’accento sulle cause e gli effetti del cambiamento climatico e mostra quanto sia imperativo trovare delle soluzioni efficaci nel breve termine.
Come ha sottolineato lo stesso DiCaprio durante la presentazione ufficiale del film: “Il cambiamento climatico è il problema più critico e urgente del nostro mondo di oggi e dev’essere una questione fondamentale per gli elettori che vanno a votare. Io e Fisher abbiamo deciso di fare un film che non solo educhi la gente circa le sfide che dovremo affrontare se non riusciremo ad agire, ma che mostra anche le soluzioni che possiamo trovare se c’è la volontà politica di farlo. Abbiamo bisogno di leader, non solo negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo, che credano nella scienza del cambiamento climatico e che abbiano il coraggio di prendere posizione per il nostro Pianeta”.
Nel trailer di Before The Flood, che è già disponibile online e dove si vedono alcune scene nelle quali Leonardo DiCaprio incontra numerosi leader e uomini politici in tutto il mondo per affrontare la questione, si sente la voce dell’attore che dice: “Voglio sapere fino a dove ci siamo spinti, e se c’è ancora qualcosa che possiamo fare per fermare tutto questo”.