"Leaving Neverland", arriva in prima serata il documentario scandaloso su Michael Jackson.

Il 19 e 20 marzo, in prima serata su Nove, verrà trasmesso per la prima volta in Italia il documentario "Leaving Neverland", dove l'artista viene accusato di abusi sessuali su due minorenni.

"Leaving Neverland", arriva in prima serata il documentario scandaloso su Michael Jackson.

Arriva anche in Italia il documentario definito scandaloso, che ha già diviso il pubblico americano tra chi sostiene Michael Jackson credendo che i suoi accusatori siano alla ricerca solo di un po’ di pubblicità e chi invece crede alle accuse contro la pop star internazionale.

Leaving Neverland è stato proiettato in anteprima all’ultimo Sundance Film Festival, poi è stato trasmesso negli Stati Uniti da HBO lo scorso 3 e 4 marzo, successivamente è stato diffuso il 6 e 7 marzo in Gran Bretagna su Channel 4, mentre in Italia verrà mandato in onda in prima serata da Nove, il 19 e 20 marzo. Sia negli Stati Uniti che in Grand Bretagna il docufilm è stato seguito da milioni di telespettatori, in particolare in America è risultato essere il terzo documentario più visto negli ultimi 10 anni su HBO, mentre in Gran Bretagna è stato seguito da 2.400.000 spettatori.

Leaving Neverland è stato diretto da Dan Reed, e racconta la storia di Wade Robson e James Safechuck che all’età di 7 e 10 anni, sono diventati amici del cantate con le rispettive famiglie e successivamente vengono raccontati gli abusi subiti nel corso degli anni e di come gli hanno cambiato la vita ora che sono diventati adulti e genitori.

All’interno del documentario non ci saranno soltanto le dichiarazioni delle due vittime e dei loro familiari, ma sono stati inseriti anche videomessaggi, fax e vari oggetti preziosi, che l’artista avrebbe regalato in cambio delle foto scattate insieme. La cornice dove è stata girato tutto il documentario, come si capisce dal titolo, Neverlands, il parco divertimenti personale di Michael Jackson, costruito proprio per i suoi piccoli amici che amava molto.

Intanto, il pubblico che ha già avuto modo di vedere il documentario ne è rimasto particolarmente sconvolto, tanto che alcune stazioni radio americane non hanno più trasmesso le canzoni della celebre pop star.

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