Le Iene: i dubbi sul suicidio di Mario Biondo, il cameraman italiano sposato con la diva spagnola

La trasmissione Mediaset di Italia 1 affronta il caso del giovane palermitano, marito di una famosa conduttrice televisiva spagnola, trovato impiccato nella sua casa. Per i suoi genitori si tratta di omicidio. Indaga il Tribunale di Palermo.

Le Iene: i dubbi sul suicidio di Mario Biondo, il cameraman italiano sposato con la diva spagnola

Suicidio o omicidio? Questo è il dubbio che da quasi sei anni circonda la morte di Mario Biondo, il 30enne cameraman palermitano, trovato impiccato nella casa di Madrid che condivideva con la moglie Raquel Sánchez Silva, diva della TV spagnola.

Nel servizio dell’inviato de Le Iene, Cristiano Pasca, viene ripercorsa quella che sembrava una bella favola e che invece si è concluso in tragedia. Era il 30 maggio 2013 quando Mario Biondo venne ritrovato dalla sua cameriera, impiccato con un foulard alla libreria di casa. Le frettolose indagini dei giudici spagnoli e la prima autopsia sul corpo del ragazzo, non ebbero dubbi: si trattò di suicidio.

Ma da allora la famiglia e gli amici di Mario non hanno mai creduto a questa tesi, visto che il ragazzo era una persona positiva, sportiva e aveva coronato il suo sogno d’amore. Ereditata dal padre la passione per la telecamera, Mario aveva intrapreso la carriera di operatore televisivo in Spagna, e durante un’edizione di Supervivientes, la versione iberica dell’Isola dei Famosi, aveva conosciuto l’inviata Raquel Sánchez Siva, dieci anni più grande, con la quale nel giugno 2012 si sposa.

Ed è proprio sulla moglie spagnola che ricadono i maggiori sospetti dei genitori di Mario. Secondo la mamma del ragazzo, la donna ha fornito tre diverse motivazioni sul suicidio del marito. Dapprima ha parlato di una presunta sterilità dell’uomo, poi ha raccontato di uso eccessivo di cocaina per poi cambiare versione e raccontare di un gioco di autoerotismo finito male.

Non convinti dalle conclusioni della giustizia spagnola, i genitori hanno presentato denuncia in Italia con la conseguente apertura di un fascicolo presso il Tribunale di Palermo, che ha ordinato la riesumazione della salma e una nuova autopsia. I nuovi esami, anche se hanno riscontrato delle difformità sulla documentazione ricevuta dalla Spagna, hanno confermato la tesi del suicidio e per questo la famiglia ha fatto svolgere ulteriori esami sul corpo del ragazzo, che hanno evidenziato alcuni lati oscuri.

Infatti, confrontando i segni sul collo e le foto della scena del delitto, appare più probabile un precedente strangolamento che una morte per asfissia a seguito dell’impiccagione. Sembrerebbe che il ragazzo sia stato posto in quella posizione dopo la morte. Inoltre la madre avrebbe simulato l’impiccagione con un foulard, ma sarebbe caduta a terra, senza potersi impiccare, avvalorando la tesi che il ragazzo non si sia suicidato. La tesi della morte per impiccagione vacilla anche per la presenza di un’emorragia cerebrale e per la scena della tragedia, con la libreria intatta, quando invece il peso del corpo avrebbe dovuta farla cadere.

Le indagini del Tribunale di Palermo proseguono, e dopo aver ascoltato le testimonianze della moglie e della cameriera, che hanno raccontato di aver rinvenuto il corpo dell’uomo alle 16, ma già da mezzogiorno la pagina twitter di Raquel era tempestata di messaggi di cordoglio, hanno ordinato una nuova autopsia per decidere se procedere con le indagini per omicidio.

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