Massacrata dal suo fidanzato e umiliata dallo Stato. Nella puntata della domenica de Le Iene, Nina Palmieri racconta la storia di Chiara Insidioso Monda, oggi 22enne, vittima dell’aggressione selvaggia del suo compagno e prigioniera del proprio corpo a seguito delle gravi lesioni celebrali subite.
La ragazza, dopo un’infanzia felice con i suoi genitori Maurizio e Daniela, diventata adulta incontra Maurizio Falcioni, di sedici anni più grande. Tra i due nasce una relazione non vista di buon occhio dal padre della ragazza, per via del passato dell’uomo, resosi protagonista di violenza nei confronti di alcune donne e tossicodipendente.
La ragazza, infatti, soffre di un leggero ritardo mentale, che non gli permette di carpire una situazione di pericolo. Per questo motivo il genitore, quando scopre che la ragazza è scomparsa, perché è andata a vivere con quello che sarà il suo aguzzino, la va a riprendere e si assenta dal lavoro per 2 mesi per poter tenere la ragazza con sé. L’uomo teme, infatti, per l’incolumità della figlia, viste le minacce del Falcioni: “o mi dai una possibilità con tua figlia o la faccio scappare di casa”.
Passa qualche mese è la ragazza scappa nuovamente di casa e va a vivere con il suo fidanzato. Il padre a questo punto presenta la documentazione medica attestante la patologia della ragazza e chiede che venga emesso un divieto di avvicinamento a carico del Falcioni, ma nessun giudice ascolta le sue richieste.
Arriva il 3 febbraio del 2014, il giorno che cambierà la vita di Chiara. Mentre la ragazza sta chattando con un suo coetaneo, il suo fidanzato ha una crisi di gelosia, alimentata dall’uso delle sostanze stupefacenti e inizia ad aggredire la donna, prima verbalmente e poi passando alle percosse. L’uomo è fuori di testa e addirittura scaraventa dalla finestra un televisore, prima di passare a picchiare con una scarpa a punta la testa di Chiara.
I soccorsi trovano la ragazza in una pozza di sangue con il volto e il cranio devastati. Operata d’urgenza, Chiara entra in coma profondo, mentre il suo aguzzino viene arrestato e sarà poi condannato a 20 anni per tentato omicidio ridotti a 16 in appello.
Dopo nove lunghi mesi di stato comatoso, un giorno Chiara, tifosissima della Lazio, si risveglia proprio mentre il padre le sta mostrando una gara della squadra biancoceleste. Inizia la lenta ripresa che oggi continua presso la casa di cura Casa Iride, grazie alle tante donazioni ricevute dalla gente comune vista l’assenza dello Stato.
La ragazza, infatti, a fronte di un costo mensile di circa 2000 Euro, percepisce un assegno di invalidità di soli 800 Euro, ma quello che indigna è il risarcimento danni che ha ricevuto. Visto che il colpevole è nullatenente, tocca allo Stato, attraverso un fondo, risarcire la vittima del danno subito, con una cifra irrisoria, solo 3000 Euro.
L’inviata de Le Iene cerca invano di parlare con alcuni politici italiani, tra cui il Presidente della Camera, Laura Boldrini, sempre attenta ai diritti delle donne, ma trova solo porte chiuse e per Chiara non resta che continuare la sua personale guerra solitaria.