Filippo Roma, storico inviato della trasmissione di Italia 1 “Le Iene“, è stato aggredito martedì a Sperlonga (Latina), mentre stava interrogando alcune persone coinvolte in atti illeciti. Le Iene si erano recate nel paesino laziale per indagare sulle occupazioni abusive del suolo demaniale che erano state denunciate in loco, ed il servizio non ha risparmiato momenti di grande tensione.
Filippo Roma e gli operatori televisivi a suo seguito stavano conducendo un’inchiesta che li aveva portati a fare tappa in diverse zone del Sud Italia (con particolare attenzione alla Sicilia), ma è proprio a Sperlonga che la situazione è degenerata, a causa – come al solito – di qualche domanda inopportuna presa piuttosto male dagli intervistati.
D’altro canto gli inviati de Le Iene sono noti per la loro irriverenza, spesso ostentata ben oltre il limite dell’etica per comprensibili ragioni di audience. Ed anche questa volta, la tattica ha fatto centro: tra un “preferisco non parlarne” ed un “no comment“, alla fine Roma è riuscito a trovare lo scontro.
L’autore dell’aggressione è il titolare di uno degli stabilimenti balneari della locale spiagga di ponente il quale, indispettito dalle pressioni esercitate dall’inviato del programma, ha letteralmente perso le staffe avventandosi contro di lui. La situazione è stata ben presto sedata, e Le Iene hanno continuato il servizio recandosi poi presso il Comune di Sperlonga.
Qui il contesto era decisamente più mite, ed anche l’atteggiamento degli intervistatori si è rivelato decisamente meno aggressivo: Francesco Faiola, sindaco facente funzioni di Sperlonga, ha risposto con cortesia ai quesiti proposti da Le Iene, con grande sorpresa degli stessi inviati che probabilmente si aspettavano a quel punto un’accoglienza più calda.
Il contenuto del reportage andrà in onda per intero nella prossima puntata, pertanto la produzione della trasmissione ha tentato di limitare al minimo la fuga di indiscrezioni. Ma sembra proprio che nel montaggio del servizio verrà trasmesso anche l’episodio dell’aggressione a Filippo Roma.