L’ammissione di Matt Groening: Michael Jackson doppiò in segreto i Simpson

I fan dei Simpson ne erano pressoché sicuri: in un episodio della terza stagione, la voce di uno dei protagonisti non poteva che essere quella di Michael Jackson. Ora a distanza di quasi 30 anni è stato lo stesso Matt Groening a confermare tale teoria.

L’ammissione di Matt Groening: Michael Jackson doppiò in segreto i Simpson

Per anni i cultori dei Simpson si sono domandati se Michael Jackson avesse prestato la voce ad un personaggio apparso nella terza serie. Più di uno era pronto a giurare che il doppiatore non potesse che essere il Re del Pop in persona.

Dopo anni di dubbi e dibattiti, a confermare la notizia è stato lo stesso Matt Groening, il padre della celebre serie televisiva ambientata nell’immaginaria cittadina statunitense di Springfield; per la confessione ha scelto il programma intitolato Weekly with Charlie Pickering.

L’episodio incriminato è intitolato Stark Raving Dad, andato in onda in Italia come Papà-zzo da legare. Nella versione originale, l’uomo conosciuto da Homer nell’istituto psichiatrico che afferma di essere Michael Jackson, ha stranamente la stessa voce del cantante. Da qui il dubbio: la voce prestata al personaggio è quella di The King of the Pop, oppure di un suo abile imitatore?

A mettere fine al mistero che durava da quasi tre decenni è stato lo stesso Matt Groening. Lo sceneggiatore ha ammesso che quella udita è proprio la voce di Michael Jackson. Per l’occasione ha anche raccontato tutti i retroscena di questa inedita vicenda.

Ero seduto in ufficio a notte fonda, il telefono ha squillato e io ho tirato su la cornetta. Quando la voce dall’altra parte ha risposto: “Ciao, sono Michael Jackson”. Ho pensato che fosse uno scherzo. Così, Jackson ha chiamato di nuovo e ha insistito sul fatto che fosse davvero lui. Mi ha detto che amava Bart e che voleva in qualche modo essere presente nello show”.

Matt Groening non ha potuto far altro che accontentarlo, con l’accortezza però di non inserirlo nei titoli di coda: gli accordi discografici sottoscritti dal cantante non glielo avrebbero permesso. Ed è per questa ragione che ha potuto prestare la sua voce solo nelle parti parlate: quando il personaggio cantava, si doveva per forza di cose ricorrere ad un imitatore. Nell’episodio incriminato, colui che si spaccia per Michael Jackson diventa amico di Homer, e invitato da quest’ultimo a casa sua, compone con Bart una canzone di compleanno per Lisa.

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