La Vita in Diretta: tante lacrime per ricordare Fabrizio Frizzi

La trasmissione di Rai 1 non si è fermata e "La vita in diretta" è andata comunque in onda. Tutta la puntata è stata dedicata a Fabrizio Frizzi.

La Vita in Diretta: tante lacrime per ricordare Fabrizio Frizzi

Non è stata una puntata facile quella de La vita in diretta. La trasmissione, andata in onda alle ore 14:00 per circa mezz’ora è stata dedicata alla memoria di Fabrizio Frizzi. Arduo il compito per Marco Liorni e Francesca Faldini condurre la tramissione, e il ricordo di un loro amico e collega è ancora troppo forte.

La conduttrice aveva già ricordato Fabrizio Frizzi con un bellissimo post pubblicato su Instagram: “Fabry, niente. Ci rivedremo. E sarà ancora un mare di sorrisi. Dicevi, già ammalato, che la vita è meravigliosa. Tu hai saputo renderla tale, spargendo il bene a piene mani intorno a te. Grande lezione per tutti coloro che ti hanno incontrato nella vita o solo per televisione. Mi mancherai. Ci mancherai. Grazie, con immenso affetto”.

In tanti sono stati ospiti della trasmissione della Rai. In particolare, il ricordo più bello viene da Mario D’Amico, autore televisivo dei migliori programmi di Carlo Conti, tra cui L’Eredità che è stato condotto nell’ultimo periodo anche da Fabrizio Frizzi. Ha parlato in particolar modo degli ultimi giorni di Fabrizio Frizzi e dell’importanza della televisione per lui.

In più Mario D’Amico ha rivelato che lo stesso studio televisivo ha difeso Fabrizio Frizzi in questi ultimi mesi, e nessuno gli ha mai detto nulla dei suoi piccoli ritardi che faceva per le registrazioni. Anche i medici gli avevano consigliato di tornare in televisione per prendere la malattia con più leggerezza.

A La vita in diretta sono stati invitati anche altri amici del romano, tra cui Maurizio Costanzo che ha dichiarato: “Sua figlia crescerà con il ricordo di un grande padre“, e Raffaella Carrà che è stata chiamata telefonicamente: “Mi ha detto sto facendo tutto quello che mi dicono i dottori e ce la farò. E li ho capito che c’era qualcosa di più grave”.

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