La storia di Gianluca e Alessio a Le Iene

Un servizio dell’inviato de Le Iene, Cristiano Pasca, racconta la storia dei fratelli Pellegrino, affetti entrambi da tetraparesi spastica. L'aiuto degli amici e le promesse delle istituzioni

La storia di Gianluca e Alessio a Le Iene

“Due fratelli con le ruote e con le palle”! Con questo titolo è andato in onda a Le Iene un servizio di Cristiano Pasca sulla storia di Alessio e Gianluca Pellegrino, di 24 e 34 anni, due fratelli palermitani invalidi al 100%. I due ragazzi, infatti, sono affetti da tetraparesi spastica, una malattia che blocca quasi completamente la mobilità degli arti.

Entrambi vivono la loro vita su una carrozzina, Alessio sin dalla nascita, mentre Gianluca dall’età di 5 anni. La malattia ha colpito entrambi i fratelli, perché i loro genitori erano cugini di sangue.

I due fratelli sono praticamente impossibilitati a svolgere le normali attività quotidiane ed hanno bisogno di un’assistenza 24 ore su 24. Ma le istituzioni garantiscono solo un servizio giornaliero di 3 ore, due erogate dal Comune e una dalla Regione. In queste tre ore, Giove Ricotta, l’assistente socio sanitario assegnato ai due ragazzi, provvede all’igiene personale dei due fratelli, restando molte volte anche più tempo di quanto previsto, senza ovviamente un riconoscimento economico supplementare. Lo stesso Ricotta, davanti alle telecamere de Le Iene, lancia un messaggio alle istituzioni: “loro hanno bisogno di due assistenti per 24 ore al giorno, perché anche per grattarsi la testa necessitano di aiuto”.

La fortuna dei due fratelli è che dove non arrivano le istituzioni, arriva la solidarietà degli amici Nikolin e Daniele, che a turno si prendono cura di Gianluca e Alessio. I due amici si dividono i turni, in modo da non abbandonarli, restando anche a dormire nella loro casa. Ai due si aggiunge anche Carlo, un sessantenne che prepara da mangiare per tutti.

La storia dei due sfortunati ragazzi si complica con la morte delle zie a cui erano affidati. Da quel momento i due fratelli sono rimasti soli con una pensione di € 790 al mese per ciascuno, con la quale devono far fronte alle spese dell’affitto, condominio e anche del carburante per il mezzo utilizzato per spostarsi. La somma rimanente, pari a circa € 650, viene elargita ai due amici Nikolin e Daniele, come contributo spese per il loro amorevole impegno.

Quello che i due ragazzi chiedono in questo servizio è sia un’assistenza domiciliare di 24 ore ma anche di poter trovare un lavoro. Con queste richieste Cristiano Pasca si è recato dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, in quale rimbalza la palla alla Regione, per la mancata assistenza, mentre non può dare un lavoro ai ragazzi perché “il comune non può assumere”. Una speranza per un futuro impiego per i ragazzi, la lancia l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Gianluca Miccichè, che promette un intervento, con fondi europei, finalizzato all’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro, ma solo dopo una programmazione a farsi nei prossimi sette anni! Lo stesso assessore promette anche che – entro Marzo – la Regione individuerà alcuni disabili, le cui particolari condizioni necessitano di un’assistenza per 24 ore al giorno.

Nell’attesa che vengano mantenute le promesse dalle istituzioni, i due ragazzi continuano la loro vita alla ricerca di un lavoro che sia di segreteria, con il computer, o in un call center o una semplice vendita online da casa. Il servizio si chiude con l’appello in coro dei due fratelli “abbiamo delle qualità … siamo handicappati, non cretini”.

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