Io e te, Vittorio Sgarbi racconta del rapporto conflittuale con la madre

A Io e te, nel programma in seconda serata, condotto da Diaco, Sgarbi, il famoso e noto critico d'arte, si lascia andare a un momento di commozione ricordando la sua mamma e il rapporto conflittuale che i due avevano instaurato.

Io e te, Vittorio Sgarbi racconta del rapporto conflittuale con la madre

Ospite di Io e te, il programma di Rai Uno che va in onda in seconda serata, condotto da Pierluigi Diaco, Vittorio Sgarbi, uno dei personaggi più intelligenti, ma anche litigiosi del mondo della televisione, si confessa nel programma. Il critico d’arte parla della madre, del rapporto conflittuale con lei e racconta la sua infanzia. Ecco le sue parole. 

Durante la chiacchierata, ha parlato della sua infanzia, del rapporto con sua madre, una donna dal temperamento forte e che faceva fatica a tollerare i suoi comportamenti. Un Vittorio Sgarbi diverso dal solito che si è anche commosso quando ha sentito la voce della sua mamma. La madre del critico d’arte è una donna tosta, la quale portava i pantaloni in casa ed era spesso soggetta a rimproveri nei confronti del figlio. 

Lo stesso critico d’arte usa queste parole per parlare della madre e del loro legame: “La mia adolescenza è stata bella ma tormentata da mia madre. Nel rapporto tra mia madre e mio padre, mia madre era il maschio, aveva un forte temperamento. Probabilmente sarei diventato omosessuale se è vero che una madre terribile determina una reazione contro la figura femminile. […] Una volta mia madre mi ha rimproverato per una settimana perché ho perso 50 lire davanti casa. Era una donna molto forte”.

Durante l’intervista, lo stesso Diaco gli fa sentire un audio della madre, che ammetteva di passare poco tempo con il figlio proprio perché sempre impegnato e avrebbe voluto ritagliarsi dello spazio per stare insieme. La madre, infatti, nell’audio afferma di voler vedere suo figlio proprio perché i momenti di condivisione sono rari.

A queste stesse parole, Sgarbi assume una espressione più dolce ed emozionante e ammette che è così strano e anche malinconico sentire queste parole dal momento che oggi sua mamma non c’è più. Sgarbi fa poi una riflessione e dice che, a differenza dei grandi del passato, di cui non possiamo sentire la voce, noi siamo più fortunati perché i potenti mezzi della tecnologia permettono di rivivere emozioni come la voce dei propri cari, come è successo al critico con sua mamma.

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