Era il 1987 quando uscì Predator con Arnold Schwarzenegger, eravamo abituati a vederlo con armi spiegate e fucili di precisione a combattere l’alieno nell’America centrale che cacciava gli uomini, e per sopravvivere cospargersi di fango per non essere visto dai rilevatori biometrici dell’alieno che rilevava la temperatura corporea.
Prey il prequel di Predator in arrivo su Disney plus è tutta un’altra storia, ambientato al tempo degli indiani Comanche nel 700, ha come protagonista Naru una ragazzina impavida che con solo armi e frecce deve combattere un alieno con armi tecnologiche molto più avanzate, del futuro.
Ma stavolta preda e predatore sono sullo stesso livello, non è più una lotta alla sopravvivenza, perché gli indiani sono abituati a cacciare per procacciarsi il cibo, e guardano l’alieno in faccia senza mai voltarsi; il ritmo non è serrato, l’atmosfera è silenziosa e tranquilla, dovuta anche alle colonne sonore.
Naru è una outsider non voluta dalla sua tribù una eroina, che non teme di vedersi faccia a faccia con l’alieno perché abituata a combattere, Prey ha ottime recensioni e critica un prodotto ben riuscito che sa intrattenere è non fa rimpiangere l’originale, la caratterizzazione del personaggio di Predator è la stessa può rendersi invisibile e mimetizzarsi.
I fan della saga originale non devono quindi preoccuparsi in questo filone come in altri la protagonista femminile è fondamentale, nelle produzioni americane ultimamente vediamo uno smodato uso di eroine femminili che senza paura combattono con armi e senza qualsiasi pericolo anche nei cartoni Disney insomma nessuno resterà deluso anche se tutti ricordiamo il nerboruto Schwarzy che se ne andava in giro per la giungla a caccia di alieni, qui il ritmo è meno incalzante ma Naru saprà comunque intrattenere il pubblico a dovere con le sue tecniche di attacco avanzate che nessuno capisce come possa essere possibile sia in grado di farle.