Il Moige attacca il GF Vip: "Fomenta una cultura basata sui disvalori e sugli abusi sulle donne"

Con un lungo comunicato stampa pubblicato sul sito del Moige l'associazione invitano gli sponsor ad abbandonare il loro sostegno al "Grande Fratello Vip" dopo il caso legato ad Amedeo Goria.

Il Moige attacca il GF Vip: "Fomenta una cultura basata sui disvalori e sugli abusi sulle donne"

Il Moige, ultimamente molto attivo sul fronte di Fedez e sulla pubblicità della TIM censurata con protagonista Lino Banfi, ritorna ad attaccare il “Grande Fratello Vip“. Per il “Movimento Italiano Genitori” non è la prima volta che attacca i reality show e in particolar modo quello condotto da Alfonso Signorini.

Negli anni passati infatti l’assocazione ha definito totalmente trash e poco culturale una trasmissione del genere, ritornando poi successivamente sui televoti truccati. Negli ultimi giorni il Moige ritorna nuovamente sugli stessi argomenti, in cui però si fa l’esempio di Amedeo Goria e dei suoi atteggiamenti tenuti nei confronti di Ainett Stephens.

Il comunicato del Moige contro il “GF Vip”

Con un lungo comunicato stampa pubblicato sul sito del Moige firmato da Elisabetta Scala, vicepresidente dell’associazione, si invitano gli sponsor a ritirare immediatamente i loro prodotti dal programma dopo il caso di Amedeo Goria nei confronti di Ainett Stephens.

“Trasmissioni come il Grande Fratello VIP fanno parte di un business che fomenta una cultura basata su disvalori e – ancor più grave ma sempre più frequente in questo tipo di show – anche sugli abusi contro la donne rivela l’assocazione che poi aggiunge il dettaglio di Goria: “Prova ne è quanto avvenuto a discapito di Ainett Stephens nei giorni scorsi. Questi modelli disfunzionali vengono fatti passare come “normali” o “divertenti”, sottovalutando quanto influiscono sui comportamenti che poi vengono agiti nel mondo reale, molestie sulle donne in primis”.

Sempre la vicepresidente invita le aziende inserzioniste alla propria responsabilità, ricordando che stanno sostenendo anche la diffusione di questi modelli culturali negativi, che pregiudicano la dignità e il rispetto della donna. Successivamente vengono fatti i fatti di alcuni marchi legati alla trasmissione, come Caffè Toraldo, Linkem, Dondi Salotti, Givova e molti altri.

Negli anni passati questa richiesta è stata fatta più volte, ma difficilmente gli sponsor, tranne in casi eclatanti, hanno deciso davvero di fare uin passo indietro.

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