La seconda edizione del docu-reality di Rai 2 “Il Collegio” ha preso il via in prima serata martedì 26 Settembre, registrando oltre ad un grande successo di ascolti, anche numerose critiche ed inquietanti accuse – che di fatto replicano quelle mosse al programma anche lo scorso anno – gettando non poche ombre sulla corretezza di un format, incentrato proprio sul rispetto delle regole e dei valori.
I risultati dell’Auditel di martedì 26 Settembre – con 1,8 milioni di telespettatori e uno share del 7,7% – confermano la grande popolarità dell’esperimento sociale de “Il Collegio”, dove per 18 giovani ragazzi dei nostri tempi – tra i 13 e i 17 anni – le lancette del tempo sono ritornate indietro al 1961.
Sebbene sia sui social – intere pagine dedicate al programma si trovano sui principali social nework di condivisione, come Facebook, Twitter e Instagram – che in rete non si faccia che parlar della seconda stagione del fortunato esperimento sociale, che vede come voce narrante il celebre conduttore de “I Fatti Vostri” Giancarlo Magalli, per dovere della cronaca occorre anche dire che sono anche tante le perplessità sulla “veridicità” del programma, che in certi momenti sembra fin troppo esagerato e costruito.
E’ tutto vero a “Il Collegio”? Questa è la domanda che, quindi, si pongono in questo momento molti telespettatori italiani, dopo aver assistito agli enormi strafalcioni didattici dei ragazzi, così come alle esagerate reazioni davanti alle prime punizioni, ma anche la documentazione del primo flirt a poche ore di distanza dall’entrata in Collegio dei ragazzi.
Se nella scorsa edizione si evidenzò il fatto che alcuni dei partecipanti non erano del tutto estranei al mondo dello spettacolo – avendo partecipato ad alcune fiction così come a spot pubblicitari -, anche nella seconda edizione sembra che già ci siano le prime indiscrezioni sul fatto che alcuni ragazzi abbiano nel loro curriculum importanti partecipazioni cinematografiche.
Una cosa che getta inevitabilmente delle ombre sulla spontaneità delle azioni dei ragazzi all’interno del Collegio San Carlo, che per molti telespettatori appaioni quindi più costruite a tavolino, insomma recitate ad arte. E chissà se la dirigenza Rai deciderà di smentire una volta e per tutte queste clamorose accuse, garantendo il fatto che i ragazzi non hanno nulla a che fare con il mondo del cinema e dello spettacolo?