L’ultimo episodio di David Letterman al Late Show ha accumulato una serie incredibile di celebrità, che si sono riunite per dare l’addio ad uno dei presentatori che ha cambiato per sempre il panorama dei talk show serali televisivi in America.
Tra i vari ospiti che hanno popolato la puntata, c’è un gruppo in particolare che ha significato molto per Letterman, cioè i Foo Fighters. La band, la preferita del presentatore, è infatti stata ospite musicale della puntata per esibirsi in una versione estesa del loro singolo del 1997 “Everlong“.
Il gruppo aveva già suonato la canzone un’altra volta nello show dietro richiesta diretta di Letterman nel 2000 al suo ritorno da una operazione a cuore aperto. Quindici anni dopo, l’Ed Sullivan Theatre ha visto nuovamente la band esibirsi nel brano, accompagnato da un montaggio dei momenti e degli ospiti più famosi del noto talk show.
Tra le scene mostrate dopo l’inizio dell’esibizione della band, tutti vestiti in giacca e cravatta, troviamo la prima sigla del programma, il “buonasera” di Dave dal suo primissimo episodio e le centinaia di celebrità che hanno popolato il programma, tra cui Bill Murray, che è stato il primo ed ultimo ospite dello show, Andy Kaufman, Madonna, Tom Hanks, Bruce Springsteen e Meryl Streep, solo per citarne alcuni.
Nel presentare la band, Letterman ha raccontato del periodo in cui, dopo la sua operazione di quintuplo bypass, chiese di avere i Foo Fighters nello show per il suo primo episodio di ritorno, dato che la loro “Everlong” lo aveva aiutato molto durante la riabilitazione. Purtroppo la band era già occupata con un tour in Sud America, ma Letterman ha raccontato che cancellarono il tour per poter apparire nell’episodio speciale del Late Show.
“Quando scoprimmo che Letterman amava veramente la nostra musica, che era in effetti un fan, ero veramente sconvolto“, racconta Dave Grohl, il cantante della band. “Quando ci hanno chiesto di suonare “Everlong” dopo la sua operazione perché era la sua canzone preferita abbiamo lasciato tutto, penso che abbiamo cancellato un tour, abbiamo pensato che dovevamo esserci, non solo perché era un onore, ma perché lui ha significato tanto per noi”