Homeland, la serie televisiva statunitense basata sulla serie israeliana Hatufim e avente come protagonista Carrie Mathison (Claire Danes), un’agente della CIA affetta da un disturbo bipolare, cambierà di nuovo ambientazione nella sesta stagione.
Infatti, dopo una quinta stagione interamente girata in Europa, più precisamente a Berlino, l’acclamato spy drama si trasferirà nuovamente negli Stati Uniti e, più precisamente, nella Grande Mela. A comunicarlo è stato David Nevins, l’amministratore delegato di Showtime che ha dichiarato che Homeland “sarà girato in America, soprattutto intorno all’area di New York”. Ed ha aggiunto: “Non so altro, ma posso confermare questo. Siamo sbalorditi dal modo in cui Alex Gansa e la sua squadra di sceneggiatori reinventano Homeland ogni anno”.
Durante la quinta stagione, dopo che la nostra Carrie ha impedito che i terroristi uccidessero migliaia di persone con del gas nervino, Dar Adal (F Murray Abraham) le ha chiesto di tornare a lavorare nella CIA, nonostante la nostra sia stata dichiarata un nemico degli USA. Tuttavia, almeno per il momento, non si conosce ancora la storyline della sesta stagione anche se, come gli appassionati sanno bene, la quinta stagione della serie televisiva si è chiusa con molti interrogativi, uno fra tutti le condizioni di salute piuttosto precarie di Peter Quinn (Rupert Friend).
Immobilizzato in un letto d’ospedale e privo di coscienza, Quinn è vittima di una grave emorragia cerebrale che lo riduce in uno stato vegetativo dal quale non si riprenderà mai più. Carrie si trova al suo capezzale e riceve una lettera che Quinn aveva scritto per lei un anno prima e che la spinge a compiere un estremo atto di lealtà nei confronti del suo ex collega, amico e anche qualcosa di più, mentre un raggio di luce trapela dalla finestra.
Il capo della Showtime, David Nevins, in merito alla situazione di Peter Quinn ha dichiarato: “Questo è uno show che, più degli altri, tenta di vivere in un mondo reale. Con Homeland, non è questione di gioco, non è uno show soprannaturale, non ci sarà una spiegazione soprannaturale se sopravvivrà’”.
Anche Gary Levin, che si occupa della gestione della programmazione di Showtime, in merito alla questione ha aggiunto che: “Quinn è gravemente danneggiato. Non c’è scampo su questo. La questione del vivo o morto rimane. Ma nel caso sopravvivesse non sarà mai più come prima in ogni modo e forma”.