In questa nuova edizione del Grande Fratello Vip, i concorrenti famosi sono stati divisi in due squadre, una rossa e una blu. Questo per decidere chi delle due sarebbe stata destinata a trascorrere l’intera settimana in un luogo non proprio accogliente. L’anno passato c’era la famigerata cantina, quest’anno i vip dovranno soggiornare in una fatiscente stazione di “Tistopoli“.
La squadra che ha perso la sfida è stata quella blu, della quale faceva parte anche Malgioglio. Il cantante non ha, all’inizio, preso bene la notizia, ma poi ha, piano piano, preso confidenza con la polverosa dimora e si è arreso al crudele destino. Il primo giorno all’interno della stazione ferroviaria è trascorso senza troppe difficoltà di convivenza, anzi sembra che i vip abbiano trovato una certa sintonia, almeno per ora.
Nel pomeriggio, grazie alla diretta di Mediaset Extra, che consente di seguire live i protagonisti della casa più spiata d’Italia, è stato possibile assistere ad uno scambio di opinioni tra Malgioglio e i suoi compagni di viaggio. Il famoso cantautore ha espresso, in maniera pacata ma decisa, la sua avversità nei confronti dei talent show che, a suo dire, sfornerebbero troppi “artisti” destinati a vita breve nel mondo dello spettacolo.
Malgioglio lamenta il fatto che questi ragazzi si troverebbero tutto pronto, dall’immagine – trucco e parrucco – alle canzoni che verrebbero scritte per loro. Questo non consentirebbe al vero talento di emergere, di sfornare artisti del calibro della grande Mina, Vannoni, Patty Pravo o Raffaella Carrà. Queste voci inconfondibili, continua come un fiume in piena Cristiano Malgioglio, non avrebbero, inoltre, più spazio in televisione, sommersa da tutti questi artisti improvvisati: arriva a dichiarare che sarebbe meglio abolire questa forma di talent, pur riconoscendo la bravura di alcuni artisti che arrivano da questi programmi, una tra tutti: Emma Marrone.
Il danno più grande, Malgioglio, lo riscontra nel fatto che non ci sia più la possibilità di fare la gavetta, quel percorso che lui stesso ha affrontato e che renderebbe gli artisti più forti e consapevoli di se stessi, non riducendoli ad automi e rendendoli consapevoli del proprio vero e reale talento.