Grande Fratello Vip 2, nuovo rischio chiusura per il reality di Mediaset: ecco perché

Il popolare show di Canale 5 "Grande Fratello Vip 2" è nuovamente oggetto di aspre critiche e polemiche che potrebbero avere stavolta delle importanti conseguenze: ecco di cosa si tratta.

Grande Fratello Vip 2, nuovo rischio chiusura per il reality di Mediaset: ecco perché

Il popolare reality show di Canale 5 “Grande Fratello Vip 2” è nuovamente sotto attacco da parte del Moige – Movimento italiano genitori – che, sempre più allarmato ed indignato dai turpiloqui, così come dalle scene hot e dalle bestemmie pronunicate in diverse occasioni da alcuni concorrenti della Casa di Cinecittà, ha lanciato un nuovo singolare appello per la chiusura del programma.

Il Movimento Italiano Genitori è sempre più determinato nel far chiudure il celebre reality show di Canale 5 “Grande Fratello Vip 2”- che invece  sta registrando uno straordinario successo di ascolti vincendo ogni settimana la sfida con i programmi concorrenti – considerandolo non solo un programma tresh, ma anche estramamente diseducativo.

Nonostante l’espulsione di Marco Predolin – espulso dalla gara per aver pronunicato una frase ritenuta offensiva della religione cristiana –  i concorrenti del reality sembrano non aver capito che in televisione non sono ben accetti né le bestemmie né il turpiloquio. Ed ecco che dopo la bestemmia pronunciata dal celebre ex conduttore del “Gioco delle Coppie”, ad essere ricaduto nell’errore è stato il comico di Colorado, Gianluca Impastato, che ha dovuto lasciare lunedì scorso il programma.

Nel corso di questi giorni c’è poi stato il caso sollevato per la terza bestemmia pronunciata nella Casa, stavolta da Luca Onestini, che dopo attenta visione dei filmati è stato completamente scagionato dalla produzione dall’infamante accusa. Ma se la produzione del “Grande Fratello Vip 2” sembra gettare acqua sul fuoco, il Movimento Italiano Genitori punta nuovamente il dito contro la trasmissione, lanciando stavolta un singolare appello agli inserzionisti, affinché abbandonino il programma.

Se la richiesta di chiusura del programma depositata all’autorità di vigilanza competente non sembra aver sortito alcun effetto, l’associazione dei genitori ora tenta un’altra strada, cioè quella del pressing mediatico alle aziende, che con le loro inserzioni pubblicitarie di fatto alimentano economicamente il programma.

Il Moige dunque fa appello alla responsabilità sociale di queste importanti aziende che a suo di milioni di euro sostengono il programma, ma che di fatto ricevono detrimento, dovuto dall’accostamento dei loro prodotti di qualità con un prodotto televisivo fatto da turpiloqui, violenze verbali, bestemmie e frasi omofobe. E chissà se gli inserzionisti non gli diano ragione?

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