Nonostante gli insuperabili dati Auditel ostentati da Barbara D’Urso, circa 10 partner commerciali hanno deciso di comunicare lo stop immediato alla sponsorizzazione del reality show Grande Fratello, ritirando i loro prodotti dalla casa. Fra i brand che si sono dissociati dalla trasmissione ne emergono alcuni di prima necessità: acqua minerale, spesa alimentare e detergenti.
Per ovviare all’improvvisa assenza di acqua minerale in bottiglia la produzione del GF15 ha deciso di collocare una sorta di boccione nell’apposito magazzino della casa, provvedendo a fornire ai concorrenti delle scomode brocche di vetro da riempire all’occorrenza. Per ciò che concerne la spesa alimentare, invece, il Grande Fratello gliel’ha fatta recapitare senza sacchetti e in obsolete ceste di vimini.
All’interno di tali ceste è stata inserita la spesa ordinata dai concorrenti, senza marchi e/o etichette riconoscibili, probabilmente in quanto acquistata in un presunto supermercato discount nella zona di Cinecittà, al fine di risparmiare. L’unica marca riconoscibile è stata Salumi Beretta, poiché il suddetto brand di salumi italiani non si è dissociato, andando controcorrente rispetto alle altre aziende e continuando la sponsorizzazione.
Ad accogliere le ceste di vimini con la spesa settimanale sono stati i concorrenti Danilo Aquino e Lucia Orazio, visibilmente apatici e rassegnati. Mentre Danilo ha mormorato con triste rassegnazione: “E’ cambiato tutto…”, Lucia ha rassettato i prodotti di ortofrutta ricevuti, prendendo atto delle scarse quantità delle cibarie consegnate loro dal Grande Fratello.
Tempi bui per i viziati gieffini di Cinecittà. Il romanaccio Danilo Aquino ha sussurrato a Lucia: “Non c’è tutto…“, riferendosi alla spesa ricevuta che non corrispondeva affatto alla lista della spesa stilata da loro meticolosamente e presentata allo staff della trasmissione giorni addietro. Dopo pochi minuti dalla consegna della spesa si è unito a loro Filippo Contri, il quale ha dato un’occhiata alle ceste e ha aiutato i due gieffini a riordinare la magra spesa alimentare.