GF Vip, Jo Squillo si presenta in diretta con il burqa: "Lo faccio per le donne di Kabul"

Durante la terza puntata del "Grande Fratello Vip" Jo Squillo, mantenendo la sua promessa, si presenta vestita con un burqa per difendere i diritti delle donne di Kabul.

GF Vip, Jo Squillo si presenta in diretta con il burqa: "Lo faccio per le donne di Kabul"

Prima di entrare nella casa Jo Squillo, in una intervista al sito de “Il Fatto Quotidiano”, aveva fatto una promessa molto importante: “Vorrei entrare al Grande Fratello indossando un burqa, simbolo di oppressione delle donne” ricordando che l’avrebbe fatto con il solo scopo di lanciare un messaggio molto importante e non di fare una provocazione.

La conduttrice mantiene immediatamente la propria promessa e, durante la terza puntata del “Grande Fratello Vip” andata in onda nella giornata del 20 settembre, Jo Squillo si presenta in diretta con il burqa. I social si sono praticamente divisi su questa sua decisione, ove alcuni l’attaccano per essersi messa semplicemente in mostra mentre altri la definiscono come una donna forte con le idee chiare.

Il gesto di Jo Squillo

Una volta inquadrata, Jo spiega i motivi dietro a questa sua decisione: “In un momento di gioia e leggerezza noi donne, e anche gli uomini, non possono dimenticare. Questo è un atto di solidarietà per le sorelle di Kabul. Anche se siamo al Grande Fratello si può parlare della libertà delle donne. Per quel poco che possiamo fare, noi ci siamo e combattiamo al loro fianco”.

Alfonso Signorini fa capire subito di aver apprezzato il suo gesto, invitandola poi a toglierlo dal momento che gli fa impressione vederla vestita così. Va anche detto che molti accusano la stessa Jo Squillo di essere stata solamente esibizionista e di cattivo gusto, siccome dopo pochi minuti dopo afferma di non riesce a immaginare come le donne possano indossare il niqab.

Va però detto che in passato Jo Squillo ha sempre combattuto per i diritti delle donne. Per esempio nel 2013 organizza il progetto “Wall of Dolls”, un’installazione permanente che riprende una tradizione indiana per cui ogni volta che una donna subisce violenza, una bambola viene affissa sulla porta della sua casa.

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