GF Vip, Barù accusato di aver fumato una canna nella casa

Secondo alcuni vipponi all'interno della casa durante gli ultimi giorni il neo entrato Barù avrebbe fumato una canna all'interno della casa più spiata d'Italia.

GF Vip, Barù accusato di aver fumato una canna nella casa

Barù è tra gli ultimi entrati della casa del “Grande Fratello Vip“, il reality show di Canale 5 condotto da Alfonso Signorini. Il vippone, con la sua schiettezza e soprattutto simpatia, è riuscito immediatamente a conquistare la maggior parte del telespettatori da casa, entrando quindi nel cuore dei fan.

Nelle ultime ore però sta facendo discutere per una dinamica molto importante. Barù infatti viene accusato di aver fumato una canna all’interno della casa del “GF Vip” durante questi giorni, rievocando nelle menti dei telespettatori il lontano ricordo dedicato a Francesco Monte ed Eva Henger durante la loro partecipazione a “L’isola dei famosi”.

Le accuse nei confronti di Barù

Il nipote di Costantino della Gherardesca sin da subito ha affermato di aver fatto uso di sostanze stupefacenti dall’età di 14 anni, e che avrebbe continuato a farlo anche nel corso degli ultimi anni. Barù però, come riportato da alcune testate scandalistiche come “Gossip & Tv” e “Blog Tivvù” sarebbe stato visto da alcuni vipponi fumare una canna all’interno della casa.

“A far scoppiare inavvertitamente il caso è stata Sophie Codegoni che, chiacchierando con Alessandro Basciano in sauna, ha raccontato che Barù, lungo la notte di Capodanno, ha fatto qualcosa di grave”. si legge sul sito “Gossip e Tv” che poi aggiunge: “Per provare a eludere i microfoni del Grande Fratello Vip, l’ex tronista e l’ex corteggiatore di Uomini e Donne, assieme a Miriana Trevisan, si sono rintanati sotto le coperte. Miriana ha confermato che Barù si sarebbe fatto una canna”.

Oltre alle due vippone già citate anche Lulù e Jessica Selassié avrebbero visto Barù farsi una canna, confermando quindi sia le parole di Sophie che di Miriana. Questo caso dovrebbe continuare a far discutere nelle prossime settimane, ma difficilmente può avere la stessa attenzione mediatica ottenuta ai tempi dal caso “canna-gate” di Monte e della Henger.

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