"Fuori dal coro": troupe aggredita con una catena, giornalista finisce in ospedale

Se l'è vista davvero brutta una troupe del programma di Rete4 "Fuori dal Coro", aggredita e malmenata da una coppia di Cuneo che era andata a intervistare.

"Fuori dal coro": troupe aggredita con una catena, giornalista finisce in ospedale

Una brutta disavventura ha visto protagonista una troupe Mediaset che lavorava per il programma “Fuori dal Coro”, condotto da Mario Giordano e in onda nella fascia preserale di Rete4. Inviata a Cuneo per un servizio sugli affitti non pagati da parte di una coppia italo-cubana, la troupe è stata aggredita con una catena dall’uomo, Dainet Cruz.

Sono volati calci, urla e insulti, e a farne le spese più di tutti è stata la giornalista che avrebbe dovuto condurre l’intervista, la quale ha riportato ferite alle mani e alle braccia, che l’hanno costretta a recarsi immediatamente al pronto soccorso cittadino. La prognosi è di 40 giorni: la donna, infatti, è stata colpita in pieno dalle schegge di vetro del finestrino dell’auto su cui viaggiava, che è stato fracassato da Cruz.

Troupe aggredita, ferita una giornalista: la difesa degli aggressori

A denunciare la coppia formata da Micol Ballatore e Dainet Cruz è stato il loro padrone di casa. L’uomo ha dichiarato che i suoi inquilini non gli pagavano l’affitto da oltre un anno e che non hanno nemmeno intenzione di lasciare l’abitazione, approfittando del blocco degli sfratti dovuto alla pandemia di Covid-19 e alla conseguente crisi economica. Così “Fuori dal Coro” ha mandato i suoi inviati per intervistare la coppia che però non l’ha presa benissimo.

Mentre la Ballatore fuggiva in casa col figlio, il compagno ha reagito con una violenza inaudita. Senza neanche dare il tempo alla troupe di spiegare come mai si trovasse lì, ha aggredito i giornalisti con calci e pugni, brandendo anche un’arma improvvisata, ovvero una catena con un lucchetto. Ovviamente l’aggressione è stata subito denunciata.

Interpellata in esclusiva dal quotidiano “La Stampa”, la coppia, che per la difesa si è affidata a un avvocato di Torino, ha dato la sua versione dei fatti, affermando che la troupe li aveva aspettati nascosta, spaventandoli, e che sentendo dire che mandava il loro padrone di casa hanno perso la testa, visto che a loro dire l’uomo si era già reso artefice di ripetuti atti di bullismo volti a cacciarli.

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