Freedom – Oltre il confine, Roberto Giacobbo presenta la seconda edizione: “Non sono l’anti-Angela”

Da mercoledì 22 maggio andranno in onda le nuove puntate di “Freedom - Oltre il confine”. Roberto Giacobbo, al timone della seconda stagione, ha fatto presente di non sentirsi “l’anti-Angela”, ma semplicemente un’alternativa al divulgatore di casa Rai.

Freedom – Oltre il confine, Roberto Giacobbo presenta la seconda edizione: “Non sono l’anti-Angela”

Dopo essere diventato il volto storico di Voyager, lo scorso anno Roberto Giacobbo ha deciso di gettarsi in una nuova avventura sulle reti Mediaset. Proprio qui il 57enne giornalista e conduttore di origini romane, ha dato vita su Rete 4 a Freedom-Oltre il confine, un programma la cui seconda stagione inizierà il prossimo 22 maggio.

Per promuovere il format di divulgazione scientifica, Roberto Giacobbo ha rilasciato un’intervista ai colleghi del Corriere della Sera. Dopo aver premesso di non considerarsi un esperto né tanto meno un ricercatore, il documentarista ha voluto ribadire di sentirsi più un trasportatore. Per chi non avesse idea cosa questo significhi, Giacobbo ribadisce semplicemente: “Prendo da chi sa e porto a chi non sa”.

Il suo compito è quindi quello di cercare di spiegare cose difficili utilizzando parole semplici, avendo però cura di non banalizzare i contenuti oggetto di esame. Sotto questo punto di vista, il suo diventa un lavoroa lento rilascio: conquistare la fiducia del telespettatore non è facile, necessita di tempo. Inoltre c’è sempre da mettere in preventivo qualche piccolo infortunio. Proprio a tal proposito ha ricordato: “Sul campo ho lasciato due caviglie, due ginocchia, una costola”.

Ma con un programma come il suo, il confronto con Alberto Angela viene a proporsi in maniera quasi spontanea. A chi lo vede come la risposta di Mediaset al concorrente che presta servizio per la televisione di Stato, Giacobbo risponde che essendo in così pochi a condurre in prima serata trasmissioni di questo genere, sentimenti come l’invidia non avrebbero alcun senso.

È proprio per questo motivo che dal suo punto di vista, professionisti come lui e Angela andrebbero protetti come i panda. “Non sono l’anti-Angela, ma un’alternativa” ha concluso mettendo in chiaro quella che è la sua opinione, specie a chi voleva creare o più semplicemente alludere ad una presunta rivalità tra i due conduttori.

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