Five Year: la nuova serie tv del papà di The Walking Dead

Si intitolerà Five Year la nuova serie pre - apocalittica creata da Robert Kirkman, della quale sono già stati ordinati i primi 16 episodi e che andrà in onda su Viki, il servizio di video in streaming coreano

Five Year: la nuova serie tv del papà di The Walking Dead

Robert Kirkman, il produttore esecutivo di The Walking Dead, serie televisiva ambientata in un mondo post-apocalittico dove si è sviluppata una epidemia mondiale che rende gli esseri umani dei “morti viventi”, ideata dal regista Frank Darabont e basata sull’omonima serie a fumetti scritta dallo stesso Robert Kirkman, in questo momento in onda su Fox (canale 112 della piattaforma satellitare Sky), con gli ultimi episodi della sesta stagione inedita, diventata oramai un vero e proprio cult conquistando milioni e milioni di telespettatori in tutto il mondo, si è di nuovo messo all’opera.

Il fortunato e creativo papà di The Walking Dead ha, infatti, unito le forze con il presidente di Skybound, David Alpert, per portare su Viki, il servizio di video in streaming coreano, un nuovo drama, questa volta non apocalittico ma pre – apocalittico, che dovrebbe intitolarsi Five Year e del quale sono già stati ordinati i primi 16 episodi.

La storia che sarà raccontata nella nuova serie tv nata da un’idea di Robert Kirkman ha al suo centro una tipica famiglia americana, come molte altre, che però vive sotto la costante minaccia mortale di una pericolosa meteora in rotta verso la Terra e che distruggerà l’umanità in un arco temporale di 5 anni.

A parlare del progetto è stato lo stesso Kirkman che ha dichiarato che la storia raccontata in Five Year era una storia che voleva raccontare da tantissimo tempo e che Viki era il posto giusto per realizzala: “È una storia che volevo raccontare da anni, ma io e David volevamo essere certi di trovare il luogo giusto per farlo, dove potesse crescere e svilupparsi creativamente. Osservando il lavoro fatto da Viki, non solo nel campo delle serie drammatiche, ma anche trasformando il mondo in cui gli spettatori possono fruire e tradurre i prodotti, abbiamo capito che Five Year lì sarebbe stato a casa”.

Continua a leggere su Fidelity News