Festival di Sanremo, il Codacons contro Blanco: "Sarà chiamato a risarcire i danni prodotti alla Rai"

Il Codacons, con un lungo esposto, ha chiesto a Blanco di rispondere del reato di danneggiamento dopo la sua esibizione nella prima diretta del "Festival di Sanremo".

Festival di Sanremo, il Codacons contro Blanco: "Sarà chiamato a risarcire i danni prodotti alla Rai"

L’esibizione di Blanco avvenuto durante la prima diretta della settantatreesima edizione del “Festival di Sanremo” sta facendo ancora molto discutere e le polemiche non accennano a placarsi. Il tutto è iniziato quando l’ospite, infastidito dal basso volume che proveniva dal proprio auricolare, ha iniziato a sfogare la rabbia danneggiando i fiori dell’allestimento scenico presenti sul teatro dell’Ariston.

La platea presente durante la serata ha subito fischiato l’esibizione del brano “L’isola delle rose”, con Amadeus che ha provato a far esibire nuovamente Blanco senza successo. Nella mattinata dell’8 febbraio comunque il cantante, con un post su Instagram, chiede scusa al pubblico presente al teatro e non solo per come si è comportato.

Intanto nelle ultime ore sta facendo il giro del web l’iniziativa dell’azienda Coldiretti, che ha inviato dei fiori a Blanco con la preghiera di non calpestarli in quanto simbolo del lavoro quotidiano di oltre ventisettemila imprese e duecentomila occupati e, nel biglietto che accompagna il mazzo di fiori, è stato posto un vero e proprio invito al giovane cantante di non calpestare i fiori poiché sono un simbolo legato all’amore, pace e bellezza.

L’esposto del Codacons contro Blanco

Ci va invece più pesante il Codacons, conosciuta per essere l’associazione per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori. Con un esposto hanno immediatamente presentato un esposto alla procura di Imperia e alla Corte dei Conti per rispondere del reato di danneggiamento.

“Blanco sarà chiamato a risarcire i danni prodotti alla Rai e a rispondere del reato di danneggiamento” si legge in questa lunga nota in cui poi viene aggiunto: “Al di là della volgarità del gesto e della sua inopportunità, l’aver distrutto la scenografia del Festival potrebbe realizzare veri e propri reati.

Viene poi citato l’articolo 635 del codice penale sui danneggiamenti in cui si rischia, ovviamente per i fatti decisamente più gravi e quindi non in questa circostanza, con la reclusione da sei mesi a tre anni: “Oltre all’aspetto penale, la distruzione operata da Blanco ha prodotto un evidente danno economico ai cittadini: la scenografia dell’Ariston è infatti pagata dagli utenti italiani che finanziano la Rai attraverso il canone, e il danneggiamento a vasi e fiori ha determinato uno spreco di soldi pubblici che ora l’artista dovrà risarcire. Si chiede alla Procura di Imperia di aprire una indagine su Blanco alla luce del possibile reato di danneggiamento, e alla Corte dei Conti di avviare le dovute azioni sul piano contabile finalizzate ad ottenere dall’artista il ristoro dei danni erariali”.

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