E’ la trasmissione che ci accompagna nelle ultime ore dell’anno e nelle prime del nuovo, il più delle volte c’è “lei” quando parte il countdown per la mezzanotte. Da ben tre anni si svolge in Calabria e questa rappresenta una grande vetrina per far conoscere, a tutti, la meravigliosa terra dei Bronzi. E’ ancora troppo presto per sapere l’elenco dei cantanti mentre è confermato il presentatore della serata: sarà, così come a Reggio Calabria, Marco Liorni.
Dopo Crotone e Reggio Calabria, in virtù dell’accordo fra la Rai e la terra dei Bronzi, l’Anno che verrà (edizione 2026) avrà luogo a Catanzaro (capoluogo di regione) che, alla fine, ha avuto la meglio e ha superato le altre concorrenti. Erano due le opzioni, Catanzaro centro o il quartiere Lido e alla fine la decisione presa pare quella giusta, sia per ragioni di sicurezza oltre al fatto che la località marittima è più spaziosa e più facilmente raggiungibile.
Il capodanno Rai, nonostante qualcuno non fosse d’accordo perchè avrebbe preferito il centro cittadino e quindi Piazza Prefettura, si svolgerà nel quartiere Lido della città (sul lungomare), così come confermato dalla nota ufficiale della tv di Stato e come riportato dal vicepresidente regionale Filippo Mancuso e dal sindaco Nicola Fiorita.
Secondo il parere di chi scrive, questa del quartiere marinaro, non pare una decisione errata perchè facilita la tutela dell’ordine pubblico e la partecipazione all’evento di chi arriva dagli altri centri e da fuori provincia. Il palco dovrebbe essere posizionato all’interno dell’area Teti che si trova a pochi passi dal porto cittadino e quindi dal mare.
La scelta di Catanzaro – e nello specifico di “Catanzaro marina” – era nell’aria già da qualche giorno ma ora, a seguito dei sopralluoghi effettuati dai tecnici, è anche ufficiale. A prescindere dalle futili polemiche, è importante gioire del fatto che ancora una volta la sede del programma sia la terra calabra e l’auspicio è che tutto possa andare per il verso giusto, senza alcun problema; per brindare, con spensieratezza, all’anno venturo (che verrà).