Don Matteo 12, l’attore Nino Frassica dichiara: "Per mandarmi via mi devono cacciare"

L'attore Nino Frassica risponde ad alcune domande sulla sua vita professionale. Dopo il grande successo della dodicesima stagione, il suo personaggio risulta essere uno dei più amati.

Don Matteo 12, l’attore Nino Frassica dichiara: "Per mandarmi via mi devono cacciare"

Continua a decollare il grande trionfo della fiction “Don Matteo” che, arrivata alla sua dodicesima edizione, ha conquistato l’attenzione di 7 milioni di telespettatori. Ogni giovedì Rai 1 manda in onda due episodi che, in questa stagione, sono caratterizzati dagli insegnamenti dei “Dieci Comandamenti”.

Il successo della serie è legato soprattutto all’infinito affetto che il vasto pubblico nutre per alcuni volti storici. Tra questi spicca il nome di Nino Frassica, che fin dalla prima stagione di “Don Matteo”, affianca con orgoglio il protagonista Terence Hill condividendo con lui anche una grande amicizia

Con il personaggio del maresciallo Cecchini, l’attore Frassica è entrato nei cuori dei telespettatori che seguono da venti anni le storie del prete più famoso d’Italia. Secondo la critica, un attore dovrebbe sperimentare molti ruoli cosi da non permettere al personaggio di “mangiarsi” la carriera dell’attore. Soprattutto nelle serie tv famose, può capitare che il pubblico associ il nome del personaggio al volto dell’attore cosi da mettere in secondo piano le abilità recitative dell’artista.

L’attore, in una lunga intervista sull’ultimo numero del settimanale TeleSette, ha commentato la sua ricca carriera rispondendo anche a chi sottolinea che la sua partecipazione assidua nella fiction potrebbe pesare sulla sua professione: “Non mi sento imprigionato nel ruolo, soprattutto perchè ho sempre potuto mostrare le mie due facce: quella dell’attore che ha studiato, ha fatto teatro e si muove dentro una recitazione incredibile e quella più irrequieta dell’autore, dell’umorista che ama il surreale”.

Prima di concludere l’intervista, Nino Frassica ha anche svelato il suo forte legame con gli altri attori e con le varie ambientazioni: “Quando sono in scena tra Gubbio e Spoleto mi sento un po’ come se fossi a casa, in provincia di Messina. Conosco bene il tipo di vita di paese, dove ci si conosce tutti”. Con grande ammirazione, l’attore ha ricordato i nomi degli suoi colleghi più giovani raccontando come la fiction accoglie tutti con grande armonia cosi da riservare ad ogni nuovo arrivato lo spazio e le possibilità che merita.

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