Cosa succederebbe se alcuni dei dottori più famosi della tv si riunissero per lanciare un messaggio importante sulla salute? Forse molte persone li ascolterebbero. È la domanda che si è posta la Cigna Health Insurance che, per la sua campagna di sensibilizzazione sull’importanza delle visite di controllo periodiche, ha messo insieme cinque testimonial d’eccezione.
Stiamo parlando dell’ex star di Grey’s Anatomy, Patrick Dempsey (interprete del compianto dottor Stranamore alias Derek Shepherd), Donald Faison (l’interprete di Turk in Scrubs), Noah Wyle (interprete di John Carter in E.R. Medici in Prima Linea), Lisa Eldestein (interprete di Lisa Cuddy in Dr. House) e Alan Alda (interprete del dottor Atticus Sherman in The Big C).
Grazie a questa campagna, dunque, questi “dottori televisivi” hanno la reale possibilità di agire nella vita reale e di cercare di salvare effettivamente delle vite umane, come si legge sul sito ufficiale dell’ente: “Hanno salvato vite in tv, ora ci aiutano a salvare vite umane per davvero, incoraggiando l’America a sottoporsi a visite di controllo annuali“. A quanto pare, infatti, secondo il CDC (Centers for Disease Control and Prevention), se tutti in America ottenessero le cure preventive di cui necessitano, si potrebbero salvare oltre 100,000 vite.
Il video, che è già online, è molto divertente e ci mostra i nostri “dottori televisivi” preferiti mentre stanno svolgendo i loro ruoli abituali in ospedale. Un’occasione imperdibile soprattutto per le tantissime fan del compianto dottor Stranamore che avranno, in questo modo, la rara opportunità di vedere il bel Patrick Dempsey ancora una volta con il camice bianco.
Infatti, poche sono le speranze delle fan di vederlo ancora in questi panni, soprattutto dopo le sue ultime dichiarazioni in merito alla sua uscita di scena in Grey’s Anatomy: “Sono molto grato a Grey’s Anatomy: mi ha dato l’opportunità di fare tutto, ma ad un prezzo. Credo che ad un certo punto, nonostante il soldi che uno guadagna, si voglia cercare di dare un nuovo regime alla propria vita. Sono stato in Grey’s per parecchio tempo, era abbastanza. Era il momento di andare avanti e fare altre cose e soffermarmi su altre passioni. Probabilmente avrei dovuto lasciare un paio d’anni prima… Sono rimasto più tempo di quanto avrei dovuto”.