Censurati i film d’animazione della Disney

La censura si è abbattuta sui cartoni "Aladdin", "Dumbo", "Gli Aristogatti", "Lilli e il vagabondo" e "Peter Pan", sui film "Via col Vento" e "Il Caso The Help", sino alle statue di Colombo e Montanelli.

Censurati i film d’animazione della Disney

Sui celebri cartoni animati della Disney, amati da intere generazioni di bambini,  si è abbattuta la censura delle pellicole, in nome del revisionismo storico e del politically correct, in linea con la lotta al razzismo e alla difesa dei diritti delle donne. I grandi classici come Aladdin, Dumbo, Gli Aristogatti, Lilli e il vagabondo e Peter Pan saranno bloccati dal parental control, un filtro famiglia per tutelare i bambini minori di 7 anni, pur restando visibili i titoli sulla piattaforma che distribuisce principalmente film e serie televisive prodotte dai The Walt Disney Studios, dalla Walt Disney Television, e tutte le sue filiali, tra cui Pixar, Marvel, Star Wars e National Geographic.

La colpa di Peter Pan? Aver definito i membri della tribù indiana di Giglio Tigrato come pellerossa. La colpa degli Aristogatti? Aver raffigurato il gatto siamese Shun Gon, uno della cricca di Romeo, con tratti caricaturalmente orientali: gli occhi spioventi, i denti all’infuori, e con le bacchette usate per suonare. La colpa di Dumbo? La strofa di una canzone degli schiavi afroamericani utilizzati nelle piantagioni del Sud degli Stati Uniti: “E quando poi veniamo pagati buttiamo via tutti i nostri soldi”.

Il Colosso Disney è stato così costretto a rilasciare ai suoi fedeli spettatori la seguente dichiarazione: “Questo programma include rappresentazioni negative e/o un abuso verso le persone o le culture. Quegli stereotipi erano sbagliati allora e lo sono adesso. Anziché rimuovere il contenuto, vogliamo sottolinearne gli effetti dannosi e imparare dagli sbagli e instaurare un dialogo in modo che insieme possiamo creare un futuro più inclusivo”.

Lo stesso tipo di censura aveva già colpito il film hollywoodiano più famoso di tutti i tempi, Via col Vento, cancellato dalla library dei film in streaming della piattaforma HBO Max, e il film Il Caso The Help, sospeso da Netflix. Scelte maturate nell’America degli scontri razziali, delle camionette della Guarda Nazionale davanti al Kodak Theatre, location della Notte degli Oscar, delle star e delle celebrity partecipanti alle proteste di Black Lives Matter, il movimento attivista internazionale, originato all’interno della comunità afroamericana, impegnato nella lotta contro il razzismo perpetuato a livello socio-politico verso le persone nere.

Dopo la morte dell’afroamericano George Floyd a Minneapolis, soffocato dalla polizia, una censura sempre più furiosa si è abbattuta sulle statue del navigatore genovese Cristoforo Colombo, considerato un colonizzatore e uno sterminatore dei nativi americani, così come in Italia si sta valutando la rimozione della statua del giornalista Indro Montanelli, accusato di aver comprato e sposato una bambina eritrea di dodici anni facendone la sua schiava sessuale, durante l’aggressione del regime fascista all’Etiopia.

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