C’è posta per te: padre e figlio si ritrovano dopo 56 anni

Una toccante storia andata in onda nel programma di Maria De Filippi. Antonio, dopo più di mezzo secolo riabbraccia il figlio che non ha mai voluto riconoscere

C’è posta per te: padre e figlio si ritrovano dopo 56 anni

Prima sfida stagionale al sabato sera tra C’è posta per te e Ballando con le stelle, con la vittoria del programma di Maria De Filippi che ha raccolto oltre 5.500.000 di spettatori ed uno share del 27,5%, sette punti in più del programma condotto da Milly Carlucci.

Tra le storie andate in onda sabato 10 marzo, ha commosso il pubblico quella di un padre Antonio, che dopo 56 anni ha deciso di riconoscere suo figlio, omonimo, avuto da una breve relazione amorosa ai tempi del servizio militare.

L’uomo, oggi 81enne, mentre prestava servizio a Udine, durante il suo servizio di consegna e ritiro posta, viene notato da una donna, Maria, di 15 anni più grande di lui. I due non allacciano una relazione, ma durante una festa, hanno una rapporto sessuale, che in un primo momento sembrerebbe non avere conseguenze.

L’uomo ritorna a Sulmona, sua città d’origine, si fidanza e si appresta a convolare a nozze con quella che sarà sua moglie, ma una telefonata di un amico, gli annuncia che Maria sta per partorire un bambino, il frutto di quella notte di passione. Antonio si confida con la sua fidanzata, che lo invita ad ignorare questa storia. I due si sposano e hanno due figli, quando un giorno, 20 anni dopo, si presenta un ragazzo che dice di essere il figlio mai riconosciuto.

Antonio non se la sente di affrontare questa situazione e liquida il ragazzo: “mi dispiace ma io non posso dire di essere tuo padre”. Il figlio ritorna dalla madre, e nel padre resta quel rimorso che si porterà per altri 37 anni, quando, separatosi dalla moglie, vorrebbe finalmente riabbracciare quel figlio mai riconosciuto.

In studio il padre ricorda quando il figlio andò a trovarlo solo per conoscerlo e ammette di non aver avuto la forza di trattarlo come un uomo. “Sono stato un incivile, mi vergogno e devo chiederti scusa”, le parole pacate del genitore. Con altrettanta pacatezza il figlio racconta dei sacrifici che ha fatto sua madre per crescerlo, ma senza mai demonizzare la figura paterna, che ha invitato a cercarla, solo dopo che si fosse sistemato dal punto di vista economico.

Antonio, il figlio, racconta di aver sentito la mancanza del padre da adulto e oggi, padre di tre figli,  sperava che dietro la busta ci fosse il suo papà, e così dopo 56 anni può finalmente abbracciarlo.

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