A Roma, al Teatro delle Vittorie, è stata allestita la camera ardente per Pippo Baudo, storico conduttore televisivo scomparso all’età di 89 anni. Fin dalle prime ore della mattina, il pubblico e numerosi colleghi dello spettacolo si sono stretti attorno al feretro per rendere omaggio a una delle figure più iconiche della televisione italiana, simbolo di un’epoca in cui i programmi televisivi erano punto di riferimento per milioni di italiani.
L’atmosfera nel teatro, tra le corone di rose rosse e il picchetto d’onore dei Carabinieri, era permeata di emozione e rispetto, con immagini della carriera di Baudo proiettate sugli schermi a ricordare decenni di programmi memorabili come il Festival di Sanremo, Fantastico e Domenica In.
Tra gli ospiti più significativi, Mara Venier e Katia Ricciarelli hanno fatto il loro ingresso sottobraccio, salutando la famiglia e gli amici più stretti con abbracci e parole di affetto. La presenza delle due donne, storici amici e collaboratrici di Baudo, ha rappresentato un momento di forte commozione per chi assisteva alla cerimonia.
Tra gli altri presenti, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il giornalista Gigi Marzullo, l’attrice Gloria Guida, il conduttore Carlo Conti e il comico Max Giusti hanno voluto rendere omaggio al conduttore, ricordando la sua capacità unica di guidare il pubblico attraverso periodi di grande brillantezza televisiva e momenti più difficili per il Paese, come quelli segnati dagli anni di piombo.
Max Giusti ha sottolineato come, quando Pippo parlava, le sue parole avessero un peso e un’autorevolezza che conquistavano l’intero Paese, mentre Carlo Conti ha ricordato con emozione l’onore di poter entrare nel camerino Ariston che la famiglia Vacchino ha deciso di intitolare al maestro, lasciando intendere che il ricordo di Baudo continuerà a essere centrale anche nelle prossime edizioni del Festival di Sanremo.
Lino Banfi, con la sua inconfondibile parlata barese, ha proposto che il Teatro delle Vittorie venisse ufficialmente intitolato a Baudo, suggerimento accolto favorevolmente dal direttore generale della Rai, Roberto Sergio, che ha assicurato di discuterne in Consiglio di amministrazione. Il pubblico potrà accedere alla camera ardente dalle 10 alle 20 del primo giorno e dalle 9 alle 12 del secondo, permettendo a chiunque di salutare il conduttore e di rendere omaggio alla sua carriera in un clima di grande partecipazione emotiva.