Il noto giornalista e conduttore Rai, Bruno Vespa, si è ritrovato al centro di una polemica sui social media a causa di un suo commento sulla vittoria della Nazionale Italiana di volley femminile, che ha conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024.
In un post che voleva essere un elogio alla squadra, Vespa ha scritto: “Straordinaria la nazionale pallavolista femminile. Complimenti a Paola Enogu e Myriam Sylla: brave, nere, italiane. Esempio di integrazione vincente“. Questo commento ha scatenato una serie di critiche, con molti utenti che hanno ritenuto il riferimento al colore della pelle e all’integrazione non solo inappropriato, ma anche anacronistico e offensivo.
Le osservazioni degli utenti si sono concentrate su diversi aspetti del post di Vespa. Prima di tutto, il riferimento al colore della pelle è stato considerato fuori luogo, soprattutto perché Paola Egonu e Myriam Sylla sono atlete di fama mondiale, la cui identità è legata ai loro successi sportivi e non al loro aspetto fisico. Il fatto che Vespa abbia messo in evidenza la loro “italianità” attraverso il prisma dell’integrazione è stato visto da molti come un modo di sottolineare una presunta differenza che, nella realtà dei fatti, non esiste.
Molti utenti hanno sottolineato che entrambe le atlete sono nate in Italia: Myriam Sylla a Palermo nel 1995 e Paola Egonu a Cittadella, in provincia di Padova, nel 1998. Pertanto, il concetto di “integrazione” non si applica a loro, in quanto non sono immigrate, ma italiane di nascita. Commenti come “Sono italiane, perché si devono integrare?” e “La società, e menomale, è andata avanti: l’integrazione è un discorso valido per generazioni precedenti” riflettono il pensiero di molti, che vedono in questo tipo di dichiarazioni un richiamo a un passato che dovrebbe essere superato.
Oltre al contenuto del messaggio, un altro dettaglio che ha attirato l’attenzione è stato l’errore nel nome di Paola Egonu, trascritto erroneamente come “Enogu“.
Questo sbaglio ha ulteriormente alimentato le critiche, con alcuni utenti che hanno interpretato l’errore come segno di superficialità o mancanza di rispetto. Frasi come “Sylla è nata a Palermo. Egonu a Cittadella. Non sarebbe ora di cambiare mestiere?” riflettono il disappunto di chi si aspettava maggiore accuratezza e sensibilità da parte di una figura pubblica così rilevante.