Simona Ventura è stata una delle ospiti della terza puntata del programma “Belve”, che va in onda in prima serata ogni martedì su Rai Due ed è condotto da Francesca Fagnani. Nella lunga intervista Simona si racconta a cuore aperto, alla consueta domanda iniziale “che belva si sente?” risponde di essere stata un cobra, a causa del rancore che serbava nei confronti di chi le faceva del male, ma dice di essere cambiata col tempo, di essere più mansueta.
Alla domanda – spinosa – sugli stupefacenti smentisce categoricamente e con fermezza dice di non aver mai assunto droghe in tutta la sua vita, e che questa fu semplicemente una cattiveria inventata per danneggiarla, nient’altro che una bugia. Più volte, evidentemente per dimostrare il contrario, rivela di aver fatto ricorso all’esame del capello.
Ad un certo punto dell’intervista la Fagnani le chiede la verità sul presunto flirt (sul quale tanto si è vociferato) con Adriano Galliani. La Ventura nega di aver avuto una relazione con lui, si tratterebbe di un semplice malinteso, di un errore commesso da una truccatrice che ha sbagliato nome. Simona, a proposito, non fu molto tenera nei confronti dell’aspetto fisico di Galliani, che al tempo era il suo capo a Mediaset, arrivò a dire che è brutto; quest’ultimo le rispose poi a tono con un bigliettino: “Non sono brutto”.
Afferma di non sentirsi affatto sexy e si pente per aver ritoccato alcune parti del corpo tramite chirurgia estetica, ma sorridendo dice che almeno il seno piace tanto a Giovanni; il suo attuale compagno, con il quale a breve si sposerà. A quel punto la Fagnani chiede perché la decisione di risposarsi, l’intervistata dice “anche per tutelarci giuridicamente, sai andiamo verso un’età”, al che la Fagnani scherzosamente ribatte: “Che romanticismo”.
Afferma che tra amare ed essere amata è prevalsa di più la prima, ha più amato e soprattutto confessa di essere una persona che nelle relazioni dà tutto subito, per poi andare in ritirata. Una scelta, comunque, alla quale ancora oggi pensa e che le ha fatto male è quella di aver abortito, se potesse tornare indietro non lo rifarebbe, ma in quel momento andò così.