Continua lo show personale di Teo Mammucari durante l’ultima edizione di “Ballando con le stelle“, il talent show di Rai 1 condotto da Milly Carlucci. Il comico ha infatti deciso di prendere parte al programma ballando insieme alla ballerina Anastasija Kuz’mina. Già nel corso della prima puntata il comico si è reso protagonista di un siparietto con la giudice Selvaggia Lucarelli, anche se le incomprensioni tra i due vanno avanti da almeno dieci anni.
In una vecchia intervista al settimanale “Chi Magazine” infatti Teo lanciò una frecciatina a Enrico Brignano, Gabriele Cirilli, Rodolfo Laganà e Flavio Insinna, accusandoli di essere i “figli di Proietti”, e che farebbero ridere solamente con i giochi di parole. In quella circostanza la Lucarelli non si tirò indietro: “Greggio è uno sfigato invidioso, Brignano un megalomane, Veronesi un tiranno, Cirilli e Insinna due da tormentoni scemi.
Su Mammuccari dichiara poi: “Peccato mi sfuggano i talenti di Mammucari, a parte quelli innegabili di indossare sempre una camicia il cui ultimo bottone si chiude 15 cm sopra l’ombelico e di trovare 34253 sinonimi di ‘va**anculo’ in tre minuti netti di trasmissione. Ah, la tracotanza”.
Le parole di Teo Mammucari su “Tú sí que vales”
Nel corso della puntata di “Ballando con le stelle” andato in onda nella giornata del 28 ottobre su Rai 1 in prima serata Teo Mammucari, sempre durante uno scontro a distanza con Selvaggia Lucarelli, ritorna a parlare della sua esperienza a Mediaset e in particolar modo a “Tú sí que vales“. Come si può facilmente evincere dalle sue parole riportate testualmente dal sito “Biccy“, Mammucari non sembra avere un bel ricordo del programma portato in Italia da Maria De Filippi.
Il conduttore infatti dichiara: “Guarda che il giurato l’ho fatto pure io, Selvaggia. Per sei anni mi sono rotto le scatole a stare seduto lì. Ora sono venuto qui per mettermi in gioco. Poi sono qui anche per intrattenere il pubblico. Se li faccio ridere io sono contento”. Difficilmente arriverà una risposta da parte di Maria De Filippi poiché, nel corso della sua lunga carriera, ha sempre cercato in ogni modo di non rispondere alle provocazioni dei suoi colleghi.