"Avanti un Altro", il concorrente recita una maledizione: la reazione di Bonolis

Iniziato da pochi giorni, e già sono iniziate le divertenti gag che hanno reso famoso il programma; si parla di "Avanti un altro" e dei suoi concorrenti sopra le righe.

"Avanti un Altro", il concorrente recita una maledizione: la reazione di Bonolis

Uno dei programmi più gettonati della televisione Italiana: “Avanti un altro“, programma condotto da sempre dal famoso presentatore Paolo Bonolis, insieme alla sua immancabile spalla Luca Luarenti. Il programma ha sempre riscosso un grande successo, in quanto intriso di novità e di spasso, con tanta leggerezza e simpatia da parte del presentatore, che non appare mai scontato.

Un programma che ha saputo ben convincere il pubblico a casa e in studio, con tanti personaggi folcloristici e bizzarri; ed anche i concorrenti in gara, spesse volte, appaiono sopra le righe, contribuendo ancora di più alla riuscita di ogni puntata. Di recente infatti pare che proprio un concorrente abbia avuto modo di mettersi in mostra.

Il concorrente in questione era un ragazzo di origini Sarde, di nome Giovanni e di professione pastore, e pare che abbia voluto dedicare un “augurio” al presentatore Bonolis. L’augurio in questione, era un pezzo di poesia di Sebastiano Moretti Pittanu, in rigoroso accento Sardo, che ovviamente il conduttore non sarebbe riuscito a capirne il senso.

La poesia in questione, a detta di coloro che in realtà conoscono la poesia, era una maledizione, ossia un frastimo, infatti la poesia tradotta in Italiano recita: ” Ti scendano addosso tanti mali quanta sabbia c’è nel mare e a quante once pesa il terreno. Domani mattina il demonio ti metta la fune al collo per impiccarti. Ti pungano con un pungolo tanti minuti quanti ne girano su un orologio“.

Il presentatore nonostante non abbia capito il senso della poesia, dovuto all’accento molto stretto, ha enunciato un esclamazione molto sentita e allo stesso tempo divertente, ossia: “A soreta!” Senza neanche dirlo il video della gag è divenuto virale in pochissimo tempo, e solo in seguito il popolo del web si è reso conto del reale senso della poesia, ma vi è il beneficio del dubbio per il giovane pastore, dove pare che in effetti, in alcune zone della Sardegna, tale poesia non è sinonimo di maledizione, ma di un augurio reale.

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