Nel quarto episodio andato in onda mercoledì 4 ottobre abbiamo visto la “Squadra mobile” unita nel momento in cui i media erano tutti proiettati sull’operato degli agenti a causa della morte di Vanessa, nel contesto dell`operazione in cui cercavano di prendere Claudio Sabatini.
Sabatini era erroneamente convinto che a uccidere Vanessa, la donna che portava in grembo il suo bambino, fosse stato un proiettile della polizia, e per questo cercava di vendicarla. La Mobile ha indagato anche su un caso di rapimento, solo presunto. L`inchiesta su Mafia Capitale comincia ad avere qualche esito quando la Mobile s’accorge dei comportamenti strani della società di raccolta dei rifiuti.
Ed ecco cosa ci aspetta nel quinto episodio che andrà in onda mercoledì 11 ottobre alle 21.15 su Canale 5.
Sabatini scopre che a rubare i diamanti, già nelle prime puntate, erano stati Italo Manzi ed Ernesto Cocco, quest’ultimo ricoverato all’ospedale si era risvegliato. Claudio Sabatini affronta, in una sanguinosa sparatoria, i due uomini e li uccide, ma anche l’ex poliziotto rimane gravemente ferito e in fuga.
Il comune nemico per Roberto Ardenzi e Claudio Sabatini è Domenico Guaraldi l’agente corrotto coinvolto nella storia dei diamanti di Sabadini. Ardenzi intuisce che l’ex collega molto presto cercherà di mettersi sulle tracce di Guaraldi, carico il cuore di vendetta com’è, cercherà sicuramente di fargliela pagare.
La Squadra continua a indagare su una rapina in banca, che grazie a un finto allarme bomba, è andata a buon fine. Finalmente Roberto Ardenzi riesce ad arrestare Paolo Iodice, punto di congiunzione tra Domenico Guaraldi e Italo Manzi. La Squadra non ha ancora tra le mani la prova più importante di tutte: una registrazione che Manzi ha nascosto da qualche parte per ricattare Guaraldi.
Chi riuscirà a mettere le mani sulla registrazione per primo, Sabatini o Ardenzi? Lo sapremo mercoledì 11 ottobre in prima serata Tv su Canale 5.