Amici di Maria De Filippi ha fatto il suo esordio sabato 30 marzo su Canale 5 occupando il serale della rete ammiraglia Mediaset. Il programma è partito bene, con ottimi ascolti superando, seppur di poco, il rivale “Ballando con le Stelle“, capitanato da Milly Carlucci su Rai 1.
Molto atteso, oltre alle esibizioni dei ragazzi, è stato anche il momento comico che ha visto protagonista il duo Pio e Amedeo. Già ospiti di “C’è Posta per Te” i due ragazzi ora saranno una presenza fissa nel serale di Amici 18, ma il loro intervento pur piacendo a molti, non ha accontentato tutti.
In studio c’è stato chi non ha saputo mascherare le proprie emozioni ed ha reso palese il suo “fastidio” per ciò che è stato detto dai due, stiamo parlando di Alex Britti. Il cantautore, Maestro di canto in questa edizione, ha gelato tutti con la sua espressione tra l’interdetto e l’infastidito quando i comici lo hanno reso protagonista di una loro gag.ù
La reazione glaciale di Alex Britti alla comicità di Pio e Amedeo
Pio e Amedeo hanno tirato in ballo la sua ex, Luisa Corna, e il calendario che l’avvenente cantante ha realizzato nel 2003: “Chi non è cresciuto con i successi di Alex Britti! Soprattutto con un successo tuo, con Lusia Corna, mamma mia, quando Alex si b***ò Luisa Corna… andate a vedere 2003 calendario Luisa Corna, là son cresciuto tantissimo io, sono usciti i baffi e mi è cambiata la voce!”.
L’artista, che ha avuto una relazione con la Corna in quegli anni, è rimasto impietrito e ha mantenuto un’espressione glaciale, davanti ai due che cercavano di strappargli una risata. Anche sul web il momento di Pio e Amedeo non è stato accolto con un calore unanime: da un lato c’è chi li loda e ammette di essersi divertito molto, dall’altro alcuni non hanno apprezzato alcune battute troppo “spinte”, secondo il loro punto di vista: “Pio e Amedeo non mi sono piaciuti maleducati irrispettosi” e ancora“con @alex_britti hanno davvero esagerato, rinvangando una storia chiusa di secoli fa e peraltro senza pensare all’attuale compagna del cantante (…) ma credo non sia corretto entrare come un elefante, anzi due, nella vita privata della gente senza consenso dell’interessato“.