Nell’atmosfera vibrante del Festival di Sanremo, tra le note che raccontano storie e sogni di artisti e spettatori, una domanda sospesa nell’aria inquieta il panorama televisivo italiano: cosa farà Amadeus da grande? Un quesito che, malgrado le apparenze, non trova ancora una risposta definitiva, mentre l’orologio ticchetta inesorabile verso la fine di giugno, termine ultimo per la definizione del suo futuro.
Amadeus, volto noto della televisione di Stato e amato conduttore della kermesse musicale di Sanremo, si trova a un bivio professionale che ha il sapore di un dramma shakespeariano. I successi ottenuti come direttore artistico e presentatore del Festival non bastano più a placare la sete di novità, e le solite dinamiche del piccolo schermo sembrano aver perso parte del loro fascino.
E così, tra sogni di gloria e incubi di perdita, il contratto che lo lega alla Rai fino al 30 giugno diventa la spada di Damocle che minaccia di modificare il destino di uno dei volti più carismatici della televisione italiana. Le voci di corridoio e le speculazioni si inseguono frenetiche, alimentate dalle dichiarazioni del conduttore che, in una recente trattativa con i vertici Rai, ha ammesso di aver ricevuto proposte dalla concorrenza. La domanda sorge spontanea: chi osa sfidare il gigante televisivo di Stato per accaparrarsi il talento di Amadeus?
Secondo quanto riportato da Repubblica, un’offerta concreta sarebbe giunta da Mediaset, con Pier Silvio Berlusconi personalmente interessato a rivoluzionare lo scenario televisivo italiano, tentando di sottrarre il Festival di Sanremo alla Rai nel 2025. Tuttavia, fonti interne a Mediaset smentiscono qualsiasi trattativa in corso, lasciando il pubblico e gli addetti ai lavori in un limbo di attesa e supposizioni.
Ma non è tutto. Un nuovo giocatore sembra essere entrato in campo: Warner-Bros Discovery. Gli americani, già protagonisti nel panorama televisivo con successi come “Che tempo che fa“, sembrano pronti a fare carte false per includere Amadeus nel loro roster, promettendo cifre da capogiro, ben oltre le possibilità di Mamma Rai.