Altro che emarginati: per Platinette i gay sarebbero fin troppo visibili

Ospite della trasmissione "Io e Te" condotta da Pierluigi Diaco, Platinette ha avuto modo di parlare delle rivoluzioni sociali che stanno segnando la nostra cultura. Dal suo punto di vista, al giorno d’oggi non si può più parlare di ghettizzazione dei gay.

Altro che emarginati: per Platinette i gay sarebbero fin troppo visibili

Platinette, la più famosa delle drag queen della televisione italiana, è stata invitata come ospite alla trasmissione pomeridiana “Io e Te” condotta da Pierluigi Diaco. Al secolo Mauro Coruzzi, il biondissimo opinionista televisivo ha esordito parlando del suo celebre personaggio, nato con l’esigenza di fare contestazione, una materia che non nasconde dovrebbe essere insegnata a scuola.

Il 63enne ribadisce infatti l’esigenza di non conformarsi al pensiero dominante, ma di elaborare un proprio punto di vista su ogni argomento del vivere in società. A tal proposito, uno degli argomenti che più hanno acceso il dibattito pubblico sono state le unioni civili, che a detta di Platinette non avrebbero molto senso. “Non credo a questo tipo di necessità data dai documenti e da tutto il resto” ha dichiarato l’artista di origini emiliane.

Così, dopo aver ribadito di non credere nel matrimonio né tanto meno nelle unioni civili, ha poi passato in rassegna la presunta ghettizzazione del mondo degli omossessuali. Anche in questo caso, a prevalere è l’idea che al giorno d’oggi ci sia un diverso approccio nei confronti dei gay, che quindi sbagliano a lamentarsi di essere continuamente discriminati, vessati ed emarginati. “Non solo non è più così anzi, la visibilità degli omosessuali non è mai stata così alta come in questo momento e, a volte fin troppo”.

Su tutti questi temi, il comico e cantante conosciuto più che altro per il suo alter ego tutto al femminile, ha precisato che la libertà e i reciproci sentimenti dovrebbero prevalere sui grigi formalismi. Ogni persona dovrebbe quindi essere giudicata per quello che è, non certo per i suoi orientamenti sessuali.

In altre parole nessuno andrebbe messo alla berlina, ma dall’altra parte non sarebbe nemmeno giusto mettere in atto una corsa alle unioni civili, specie se spinti dall’intenzione di attestare il legame da un punto di vista puramente legale. A questo punto il consiglio con il quale puntellare la sua posizione è molto semplice ed inequivocabile: “State insieme, andate dal notaio, spendete cento euro e fate un atto d’amore standovi vicini anche senza i documenti”.

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