"Affari Tuoi" pronto per il grande ritorno su Rai 1: l’indiscrezione

"Affari Tuoi" torna su Rai 1 per la gioia di tutti i numerosi fan del programma che attendono questa notizia ormai da tempo. Vediamo chi potrebbe condurre il game show.

"Affari Tuoi" pronto per il grande ritorno su Rai 1: l’indiscrezione

Sembra ormai certo il ritorno sugli schermi di Rai 1 del popolare game show, Affari Tuoi. Correva l’anno 2003, quando per la prima volta Paolo Bonolis condusse il programma che da lì a poco avrebbe conquistato tutto il pubblico, portando a casa ottimi risultati di ascolto.

Dopo che Bonolis ha consacrato il successo della trasmissione, negli anni successivi si sono dati il cambio molti personaggi dello spettacolo: Pupo dal 2005 al 2006, Antonella Clerici nel 2006, Flavio Insinna nelle stagioni dal 2006 al 2008 e dal 2013 al 201, Max Giusti nel 2008 fino al 2013 e, per finire, troviamo Carlo Conti il 1º aprile 2015.

Affari Tuoi torna in prima serata su Rai 1. Vediamo chi potrebbe essere il conduttore

Come si legge su TvBlog, i vertici Rai avrebbero cambiato però l’orario di messa in onda, portando Affari Tuoi ad occupare la prima serata della rete ammiraglia. Così la tanto amata trasmissione punterebbe a sfidare i colossi del prime time, dopo essere sparita dalle scene per molto tempo.

In molti si chiedono chi avrà l’onore e l’onere di capitanare questa nuova edizione di Affari Tuoi e così è iniziato il toto nomi che, al momento, vede tra i favoriti al comando Amadeus. Il conduttore impegnato con “I Soliti Ignoti” è riuscito a entrare nelle grazie del pubblico, e proprio per questa conquistata stima, potrebbe prendere in mano le redini del programma.

Il ritorno di Affari Tuoi è previsto in un’edizione lampo di 4 puntate, nel mese di giugno, ma si vocifera che, dal 2020, potrebbe prendere il posto proprio dell’attuale programma di Amadeus, I Soliti Ignoti. Ricordiamo che la chiusura della trasmissione è stata decisa dalla direzione Rai in quanto non vedeva di buon’occhio il “tema delle scommesse”, approvato dalla vecchia dirigenza, considerandolo non conforme allo stile della tv pubblica.

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