Aveva lasciato l’Inghilterra a sedici anni John Peter Sloan, inglese doc, che vantava un lungo percorso da attore teatrale, ma anche di musicista – era stato il frontman della band rock The Max, abbandonata alla nascita di sua figlia – e che, con una comicità molto british, si era cucito addosso il personaggio dell’english teacher.
Il sorriso come metodo didattico e come filosofia di vita, un insegnamento che si basava su un metodo dalla forte componente ludica capace di insegnare l’inglese con una risata.
Amava moltissimo l’Italia – “la prima volta che sono arrivato in Italia mi sono innamorato immediatamente“- e dopo varie esperienze televisive – tutti lo ricordano mentre calcava il palco di Zelig – aveva deciso di aprire delle scuole di inglese: la prima a Milano, poi a Roma ed infine a Menfi, in provincia di Agrigento, dove si era trasferito a vivere dal 2016.
Soffriva di asma e ieri sera una crisi improvvisa non gli ha dato scampo. È mancato a 51 anni lasciando un profondo sconforto in quanti, direttamente o indirettamente, lo conoscevano ed amavano per la sua simpatia innata nonché per la naturalezza con cui era capace di insegnare la sua lingua madre agli italiani, notoriamente un po’ svogliati nell’apprendere le lingue.
Su internet è un continuo riproporre, ora, i suoi ultimi post – l’ultimo di solo cinque giorni fa – in cui pubblicizza con la sua amabile verve le sue scuole adatte a piccoli e grandi per le quali, dato il momento pandemico, aveva realizzato corsi on line.
Pochi mesi fa, inoltre, aveva spopolato – ora chiaramente riproposto – il video della sua apparizione a Coffee Break su La7 in cui aveva dichiarato senza mezzi termini di non condividere affatto le politiche messe in atto dal premier inglese Boris Johnson.
Le lacrime della sua agente, Stefania Milanesi, sono quelle di tanti che ne hanno apprezzato le doti e la sensibilità.