Italiani increduli, stop Rai dall’11 settembre: il comunicato

E' di poco fa la decisione ufficiale della Rai, tra pochi giorni ci sarà lo stop definitivo. A partire da questa data sarà decretata la fine di un'era: ecco perchè e cosa cambia.

Italiani increduli, stop Rai dall’11 settembre: il comunicato

Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da grandi cambiamenti in merito all’evoluzione del segnale televisivo in Italia. In molti ricorderanno come più di 10 anni fa si è avviato quel processo di graduale spegnimento in tutta la Penisola del segnale televisivo analogico, per passare al digitale terrestre.

Un’altra simile svolta storica sta per essere segnata in questi giorni, protagonista questa volta è solo la Rai che a partire dal prossimo 11 settembre 2022 sarà l’artefice di un grande cambiamento. Per gli appassionati della radio sarà una data assolutamente da ricordare, che sancirà il tramonto delle classiche radioline a transistor: ecco di cosa si tratta.

La svolta storica

Come riportato da Metropolitano.it, tra pochi giorni la Rai sospenderà tutte le trasmissioni radiofoniche in onde medie, vale a dire in AM, per affidarsi unicamente alle frequenze in FM. Secondo gli esperti, così come accaduto per la tv, si tratta di un passo fondamentale verso la digitalizzazione anche della Radio, una direzione già presa da altri Paesi europei.

In realtà, questa svolta non giunge così all’improvviso, in quanto era da circa un anno che questa indiscrezione circolava nell’ambiente, sino all’ufficialità riportata nelle ultime settimane sul sito ufficiale Rai Easy Web. A partire da questa data fatidica, la Rai ha fatto sapere che le trasmissioni radiofoniche Rai saranno disponibili sui canali audio dedicati alla televisione digitale terrestre, sul sito internet o sull’applicazione, oppure sulle frequenze radio in FM.

La notizia è di fondamentale interesse soprattutto per la popolazione non vedente, che dovrà sintonizzarsi da altre parti se vorrà appunto continuare a seguire le audio descrizioni dei programmi televisivi a loro dedicati. Come successo per il digitale terrestre, ci vorrà un po’ di tempo per assimilare questa svolta storica nel panorama radiofonico italiano, ma sarà presto evidente agli utenti come si tratta di un cambiamento necessario per migliorare notevolmente il servizio.

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