Il 5 ottobre del 1922 nasce a Palermo Ciccio Ingrassia, che in coppia a Franco Franchi formò il famoso duo comico Franco e Ciccio. Insieme hanno girato 132 film e, a cavallo tra gli anni sessanta e settanta, Franco raccontò che arrivarono addirittura a girare tre film nello stesso giorno.
Nonostante l’incredibile concorrenza di attori a oggi più acclamati, tra cui Alberto Sordi, Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Totò e Ugo Tognazzi, solamente per citare alcuni geni di quegli anni, nel 1964 la coppia aveva già girato 20 film incassando circa 7 miliardi e 300 milioni di lire, circa il 10% del box office nazionale.
All’epoca la critica nei loro confronti fu piuttosto brutale, etichettando i loro film come “brutti”, venendo poi rivalutati solamente dopo la loro scomparsa. Tra i più grandi successi troviamo sicuramente “Il giudizio universale” di Vittorio De Sica, “Kaos” dei fratelli Taviani, Capriccio all’italiana nell’episodio “Che cosa sono le nuvole?” diretto da Pier Paolo Pasolini e “Le avventure di Pinocchio”.
La separazione tra Ciccio Ingrassia e Franco Franchi
I primi screzi sono nati negli anni ’70, quando Franco decise di partecipare da solista al Festival di Napoli come cantante suscitando qualche irritazione nel partner: “Franchi s’è messo in testa di fare il cantante. E adesso per la musica trascura il cinema, che è il nostro pane quotidiano”.
Per questo motivo Ciccio Ingrassia decise di rompere il patto non scritto di rifiutare parti soliste per partecipare al film drammatico “La violenza: quinto potere”, ma la rottura vera e propria avvenne nel ’72, quando Ingrassia, ricoverato per una grave forma di ulcera perforata, si vide sostituito da Luigi Pistilli come partner di Franchi nel film “Il gatto di Brooklyn aspirante detective”.
Nel periodo di lontananza dal suo partner Ciccio continuò con la propria carriera da attore, recitando in pellicole indimenticabili come “Amarcord” di Federico Fellini e il ruolo dell’onorevole Voltrano in “Todo modo” di Elio Petri. Nel ’75 si dedicò anche alla regia dirigendo “L’esorciccio”, con protagonista Lino Banfi, parodia del film horror “L’esorcista” di William Friedkin.
Si riavvicinarono nuovamente nel 1980, quando Franco chiese scusa pubblicamente a “Domenica In” e la riconciliazione ufficiale avvenne in diretta televisiva, grazie all’intervento di Pippo Baudo. Da quel periodo, fino al ’92 alla scomparsa di Franchi, continuarono a lavorare in televisione e in altri film. Ciccio invece visse per altri 11 anni, quasi totalmente fuori dal mondo dello spettacolo, tranne in rari casi in cui decise di ricordare il proprio amico in TV.