Lo scorso Settembre, Google ha varato nuove norme, in ragione delle quali le aziende che intendessero proporre sul Play Store i propri servizi o beni digitali avrebbero dovuto usare il suo sistema di fatturazione per gli acquisti in-app (detto brevemente “IAP”), ovvero il Google Play Billing: ecco gli sviluppi per le varie iterazioni dell’ecosistema YouTube.
Dopo l’estate, Google, pena il delisting, ha richiesto agli sviluppatori, che ancora non usavano il suo sistema di fatturazione integrato nel Play Store, di adeguarsi entro il 30 Settembre 2021: in seguito, nel mentre l’app di Barnes & Noble e quella di Amazon Audible ne scontavano le conseguenze (nella prima non si possono più comprare libri digitali, nella seconda non si possono più comprare titoli con una carta di credito/debito), è arrivato il rinvio sino al 31 Marzo 2022.
Ciò ha permesso a YouTube (Premium) di adeguarsi lo scorso Gennaio, con la conseguenza che chi si è registrato a YouTube Premium e Music Premium dopo il Gennaio 2022 dovrà chiedere un rimborso su Google Play, all’indirizzo web adibito allo scopo (support.google.com/googleplay/workflow/9813244?p=refundAWF&visit_id=637792620759889745-1678796919&rd=1), mentre chi si è abbonato prima o durante il Gennaio 2022 potrà fare domanda di rimborso.
Secondo 9to5Google, ora il procedimento è ultimato e YouTube Premium e YouTube TV risultano perfettamente allineate alle nuove linee guida di “mamma” Google: in particolare, quando si usa il client dedicato per abbonarsi a YouTube Music Premium o a YouTube TV, o dall’app standard di YouTube per Android si passa al livello Premium, non verrà più richiesto il sistema di fatturazione usato in passato dalla grande Y, ma verrà richiesto il sistema di fatturazione di Google Play. Quest’ultimo verrà richiesto anche per gli abbonamenti ai Canali di YouTube.
Per gli utenti finali, i vantaggi di tali regole guida sono molteplici. Sarà possibile, da un’unica sede, la pagina Abbonamenti di Google Play, tenere sotto controllo tutti i servizi che si pagano, e disiscriversi dagli stessi in modo più facile. I dati andranno inseriti una sola volta, e non servizio per servizio e, infine, sarà possibile guadagnare i Play Points (utili per abbonarsi a Google One, per comprare giochi su Stadia, per comprare giochi o app sul Play Store, o per comprare su Google Play Film/Google Play puntate, film, libri e programmi TV).