Negli ultimi tempi, YouTube ha introdotto modifiche significative riguardo alla fruizione degli annunci pubblicitari, toccando non solo l’esperienza degli utenti che utilizzano la piattaforma mobile, ma anche quelli che accedono ai contenuti da desktop.
Una delle modifiche principali, e forse più discusse, riguarda la visibilità e l’accesso al pulsante “Salta” per gli annunci. Questa nuova strategia sembra mirata a contrastare l’uso crescente di adblock e a incentivare la visione completa degli annunci, aumentando così il ritorno pubblicitario per Google e per i creatori di contenuti. La novità più evidente è la temporanea rimozione del pulsante “Salta” dagli annunci su desktop, una funzione che molti utenti davano ormai per scontata. Prima di questo aggiornamento, il pulsante appariva visibile e utilizzabile dopo circa cinque secondi dall’inizio dell’annuncio, permettendo agli spettatori di proseguire direttamente con il contenuto desiderato senza essere costretti a guardare l’intero spot. Ora, tuttavia, YouTube ha scelto di ritardare l’apparizione del pulsante per un periodo leggermente più lungo, influenzando la barra di avanzamento dell’annuncio. Questa modifica è pensata per far sembrare che non sia possibile saltare l’annuncio, spingendo gli utenti a guardare almeno una parte del contenuto pubblicitario.
La nuova visualizzazione del pulsante “Salta” non è più così immediata, poiché il pulsante non compare sin dall’inizio ma solo dopo alcuni secondi di visualizzazione dell’annuncio. Questo effetto è già stato applicato agli utenti mobili, ma la sua estensione alla versione desktop rappresenta un importante cambiamento nella strategia di monetizzazione di YouTube. L’obiettivo è chiaro: mantenere gli utenti più esposti agli annunci, anche a discapito di un’esperienza utente più fluida.
YouTube da tempo lotta contro l’uso di estensioni e software che consentono di bloccare gli annunci pubblicitari. Gli adblock, infatti, rappresentano una minaccia per i ricavi pubblicitari di Google e per il guadagno dei creatori di contenuti. Le modifiche recenti sembrano ideate per rendere più difficile l’azione di questi strumenti di blocco, introducendo variabili aggiuntive che complicano il funzionamento degli adblock. Se da un lato Google incoraggia gli utenti a passare a YouTube Premium, che elimina completamente la pubblicità a fronte di un abbonamento mensile, dall’altro cerca di dissuadere gli utenti dall’utilizzo di software di blocco tramite strategie che rendono il salto dell’annuncio meno immediato.
Secondo le opinioni condivise sui social e in rete, alcuni utenti vedono queste modifiche come un tentativo di limitare il controllo dell’utente sull’esperienza visiva, favorendo invece gli interessi degli inserzionisti. In alcuni casi, l’intera barra di avanzamento non copre più la durata dell’annuncio, ma solo i primi secondi, per far sembrare che l’annuncio sia visibile nella sua interezza. Anche se non tutti i dettagli tecnici sono noti, sembra chiaro che Google stia sperimentando nuove tecniche per rendere meno attraente l’uso di adblock e per incentivare l’abbonamento a YouTube Premium. La reazione del pubblico è stata perlopiù negativa, con molti utenti che hanno espresso frustrazione per la perdita del controllo sugli annunci.
La difficoltà di saltare la pubblicità rende l’esperienza d’uso più lenta e, per alcuni, più irritante. Se da un lato questa modifica può spingere una parte degli utenti a considerare l’abbonamento Premium per evitare ogni tipo di pubblicità, dall’altro potrebbe alienare chi trova la pubblicità troppo invasiva. La misura sembra inoltre avere effetti positivi per i creatori di contenuti, che beneficiano di una maggiore esposizione pubblicitaria. Con più utenti che visualizzano gli annunci senza saltarli, anche i guadagni di chi crea contenuti su YouTube possono aumentare. Tuttavia, molti creator temono che un approccio troppo forzato possa far diminuire l’engagement complessivo e allontanare gli utenti dalla piattaforma.