Il fiore all’occhiello di Google, per quanto riguarda il video sharing e lo streaming on demand, è YouTube che, in virtù del suo rango di leader multimediale, riceve spesso migliorie a seguito di prolungati test: tra questi, negli ultimi tempi, se ne annoverano di interessanti in merito alla modalità incognito, alle miniature dei video, ed al neonato spin-off Music. Nel contempo, prosegue l’impegno del Tubo nei riguardi della lotta alle fake news.
Diversi mesi fa, il teardown delle versioni Android di YouTube evidenziò l’interesse ad integrarvi una modalità incognito. La cosa divenne palese, poi, verso la metà di Giugno, con diverse segnalazioni provenienti dagli allora pochi utenti coinvolti nella partenza del test pubblico: ora, secondo 9to5google, le crescenti attivazioni in corso da server remoto sarebbero l’indice del roll-out di tale feature verso l’intera platea Android.
Per avvalersi della modalità incognito in oggetto, grazie alla quale le attività (come le ricerche) non saranno salvate ed il proprio profilo funzionerà come non loggato (niente notifiche e messaggi, canali sottoscritti occultati), basta entrare nella pagina del proprio account (tip sull’avatar in alto a destra) e toccare la voce “attiva incognito” (“turn on incognito”). Inversamente, per uscirne e tornare alla raccolta dei video guardati, si dovrà toccare l’icona dell’incognito – sempre posta in alto a destra – e optare per la voce “exit incognito”.
Un’altra funzione attualmente in fase di collaudo coinvolge le miniature dei video: queste ultime, ad oggi, vengono contornate ai lati da spesse cornici ma, in futuro, potrebbero estendersi a tutto lo spazio a disposizione, con una “piena visualizzazione”.
Capitolo “YouTube Music“: l’app anti Spotify, sbarcata anche in Italia ancorché in modo spartano, inizia a migliorarsi, seppur dietro le quinte. La conferma, a tale ipotesi, viene dall’analisi della versione 2.39 di Music per Android, dalla quale è emerso un cambiamento ai controlli per scaricare i contenuti off-line: in superficie, è possibile decidere il download solo dell’audio, o del video in qualità standard (360p) o HD (720p) ma, tra le righe del teardown, pare si pensi di impostare i download solo per livello qualitativo (basso, medio, alto, con relativo impatto sullo spazio impiegato localmente).
Infine, le fake news piaga per ogni piattaforma web che si rispetti. Il responsabile dei prodotti della piattaforma YouTube, Neal Mohan, ha promesso un impegno per assicurare a tutti “un’informazione di prima qualità” e, allo scopo di passare presto dalle parole ai fatti, con le elezioni novembrine di medio termine che incombono negli USA, ha reso noto l’entità di un cospicuo investimento – 25 milioni di dollari – destinato ad una campagna di informazione obiettiva: quest’ultima, oltre a favorire video autorevoli a scapito di quelli cospirazionisti, dovrebbe offrire agli utenti anche più strumenti per contestualizzare le informazioni e prendere le proprie decisioni.