WhatsApp: funzione “Crea e salva sticker” e pericolo sicurezza

WhatsApp introduce la funzione “Crea e salva sticker” nella beta Android 2.25.24.23 e continua a rafforzare le misure contro le frodi online, unendo creatività e sicurezza.

WhatsApp: funzione “Crea e salva sticker” e pericolo sicurezza

WhatsApp si conferma tra le app di messaggistica più attente all’evoluzione delle esigenze degli utenti, introducendo costantemente novità che migliorano la praticità ma affrontando nel contempo problemi (indiretti) di sicurezza.

WhatsApp beta per Android 2.25.24.23: arriva la funzione “Crea e salva sticker”

WhatsApp continua a innovare la propria esperienza utente con l’ultima versione beta per Android 2.25.24.23, rilasciata attraverso il Google Play Beta Program. La novità principale riguarda la gestione degli sticker: gli utenti beta selezionati ora possono creare un adesivo personalizzato e salvarlo immediatamente nella propria collezione, senza doverlo inviare prima in una chat.

Questo aggiornamento rappresenta un passo importante per rendere l’esperienza di personalizzazione più fluida e intuitiva. In passato, la creazione di sticker all’interno di WhatsApp era legata alla chat attiva: un adesivo creato attraverso la tastiera degli sticker o il menu di overflow dell’immagine doveva essere inviato per essere salvato. Questo limite rendeva meno flessibile la gestione dei contenuti creativi, soprattutto per chi preferiva accumulare sticker e decidere in seguito quali condividere.

Con la versione 2.25.24.23, WhatsApp modifica questa dinamica, consentendo di salvare l’adesivo direttamente in un pacchetto personale o, se non esiste, di crearne uno nuovo in pochi passaggi. È inoltre possibile contrassegnare l’adesivo come preferito, rendendo più semplice l’accesso senza sovraccaricare la collezione generale. La funzione è particolarmente utile per chi crea sticker con frequenza, poiché permette di organizzare la libreria personale senza interrompere le conversazioni.

Gli utenti possono così dedicarsi alla chat senza distrazioni e costruire una raccolta che rifletta il loro stile, l’umore o le espressioni preferite, eliminando la necessità di app di terze parti. La gestione più intelligente degli sticker contribuisce anche a mantenere ordinata la collezione, garantendo che gli adesivi più utilizzati siano facilmente accessibili e pronti all’uso. Il nuovo strumento si inserisce in un contesto di aggiornamenti più ampio, iniziato con la versione beta 2.24.6.5, che introdusse un editor di sticker completo.

Tale editor permetteva di modificare immagini esistenti o convertirle in adesivi direttamente nell’app, offrendo controllo creativo totale sul design. L’ultima beta 2.25.24.23 amplia queste possibilità, combinando la personalizzazione con la gestione immediata e più flessibile dei contenuti creati. Al momento, la funzioneCrea e salva sticker” è disponibile solo a una parte dei beta tester Android, ma WhatsApp ha confermato che nei prossimi giorni sarà estesa a un numero maggiore di utenti. Questo aggiornamento dimostra l’attenzione dell’azienda nel migliorare l’esperienza quotidiana, rispondendo alle esigenze di chi utilizza gli sticker come strumento espressivo e comunicativo.

Falso SMS di verifica WhatsApp: come riconoscerlo

Sta circolando un nuovo messaggio fraudolento che utilizza WhatsApp come esca, avvisando l’utente che il suo account non sarebbe “verificato” e rischierebbe di essere limitato. Il testo arriva via SMS e invita a cliccare su un link che imita in modo maldestro il dominio ufficiale, per poi condurre a un modulo dove vengono richiesti dati personali.

Si tratta di un tentativo di sottrarre informazioni sensibili, come confermato dalla Polizia di Stato, che raccomanda di ignorare e cancellare immediatamente simili comunicazioni. WhatsApp non invia mai notifiche di verifica tramite SMS, né minaccia la sospensione del servizio: i contatti autentici avvengono solo tramite l’app o, in casi specifici, tramite email dagli indirizzi ufficiali. Segnalare questi messaggi alla Polizia Postale è il modo più corretto per contribuire a contrastare queste pratiche ingannevoli.

Continua a leggere su Fidelity News